Il Governo Draghi contro il Piano casa: ‘Legge in contrasto con la Costituzione’

Un venerdì nero per la Regione. Poche ore dopo la decisione del Governo Draghi di declassare la Sardegna da zona bianca e zona arancione, il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare l’ultima versione del Piano casa sardo, quella approvata a gennaio, dopo 140 ore di discussione, dal Consiglio regionale con 31 favorevoli, 19 contrari contrari e un astenuto. Durante la seduta in cui è stato varato il ‘decreto Sostegni‘ il Consiglio dei ministri ha trattato altri punti all’ordine del giorno e tra questi c’era la legge regionale sarda sul Piano casa (“Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed in materia di governo del territorio. Misure straordinarie urgenti e modifiche alle leggi regionali n. 8 del 2015, n. 23 del 1985 e n. 16 del 2017”).

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Tante le polemiche sull’incostituzionalità e le minacce di impugnazione dopo l’approvazione di gennaio, ma in seguito era cambiato il Governo e non era scontato che da Roma arrivasse una contrapposizione alle scelte della Giunta di Christian Solinas in materia urbanistica. Invece arriva l’impugnazione della legge perché Palazzo Chigi lha deciso di mettersi di traverso “in quanto numerose disposizioni si pongono in contrasto con la normativa statale in materia di tutela del paesaggio, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione, nonché delle norme fondamentali delle riforme economico-sociali contenute nella legge urbanistica n. 1150 del 1942 e nel Testo unico dell’edilizia di cui al dPR n. 380 del 2001″.

M.Z.

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