Piano casa, colata di cemento pronta: agli hotel nuove cubature sino al 50%

La colata di cemento è passata. Il Consiglio regionale, coi soli voti del centrodestra, ha approvato l’articolo 3 del nuovo Piano casa col quale viene autorizzato un aumento volumetrico sino al 50 per cento per gli alberghi che ricadono nella fascia dei trecento metri dal mare. La quota di nuove cubature è il doppio rispetto al 25 per cento che il centrosinistra di Francesco Pigliaru, nella passata legislatura, aveva inserito nella Legge urbanistica, la cui approvazione era slittata proprio perché aumentare di un quarto i volumi alberghieri erano considerati una cifra mostruosa.

Ma adesso, con la scusa del Piano casa, il centrodestra raddoppia la soglia portandola al 50 per cento. Le nuove cubature andranno così ripartite: il 25 per cento dovrà essere riservato all’adeguamento delle camere a standard internazionali; il 15 per cento all’incremento del numero delle stanze; il 10 per cento al miglioramento del livello di classificazione della struttura ricettiva. In alternativa a ognuno di questi tre punti, sempre con una crescita di cubatura pari al 50 per cento, è permesso l’ampliamento delle hall negli alberghi e degli spazi comuni nelle comunità alloggio di strutture socio-sanitarie. Nel testo uscito dalla commissione Urbanistica quest’ultima misura era motivata con riferimento all’emergenza Covid-19, poi il vincolo è stato eliminato. La regola viene fatta valere sempre e comunque.

L’articolo 3 dedica un comma anche a un ulteriore aumento del 10 per cento, sempre sino a un massimo del 50,  su altre soluzioni abitative. Quindi: il 5 per cento di nuovi volumi se l’intervento determina efficientamento energetico; il 3 per cento se si realizzano tetti verdi o giardini verticali; il 2 per cento se l’intervento includa soluzioni per il riutilizzo delle acque meteoriche e reflue. Ai fini della destagionalizzazione, secondo i propositi della maggioranza, l’articolo 3 dà la possibilità di chiudere le verande degli hotel con elementi amovibili per non più di 240 giorni. Sono consentite inoltre le coperture delle piscine sempre con strutture amovibili.

Politicamente il centrodestra cede sulla fascia dei 300 metri, con la seconda marcia indietro in poche settimane: inizialmente la maggioranza voleva cementificare anche sul mare, poi c’era stato un vertice di maggioranza e il dietrofront prima di Natale. Poi, attraverso il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, il centrodestra aveva parlato di errore. Adesso è di nuovo prevalsa la linea che si era intestato il presidente della Regione, Christian Solinas. Ma il tutto è avvenuto autorizzando oltre i 300 metri la cifra-monstre del 50 per cento.

Ecco poi la novità sulla compravenditadei crediti volumetrici tra alberghi non distanti tra loro più di trecento metri: gli hotel che non utilizzano le cubature previste dal Piano casa, possono metterle sul mercato e farle acquistare da altri. Sempre con i soli voti del centrodestra, sull’articolo 3 sono passati anche due emendamenti: uno della Lega e che riguarda l’ampliamento delle verande coperte fino a un terzo della superficie; uno del Pd su cortili e parcheggi in complessi edilizi: in questo caso è previsto bonus del 10 per cento a titolo di efficientamento idrogeologico, ma solo se si elimina la pavimentazione nei cortili che impedisce il drenaggio dell’acqua.

Al netto di quell’emendamento, i consiglieri del Partito democratico non hanno votato l’articolo tre, così come i Progressisti e gli M5s, tutti protagonisti di un’opposizione dura ma che la legge dei numeri della politica non ha fermato. Votato anche l’articolo 4 che riconosce un premio volumetrico pure per i sottotetti.

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