Giunta, un altro consigliere-assessore: ecco Salaris, ma rimpasto ‘grosso’ slitta

Aldo Salaris è il nuovo assessore ai Lavori pubblici nella Giunta guidata da Christian Solinas. Sassarese, classe 1982, sempre in quota Riformatori prende il posto di Roberto Frongia, morto lo scorso dicembre. Il governatore ha già firmato il decreto di nomina che mette fine, almeno per ora, al lungo braccio di ferro tra i liberal democratici sardi e lo stesso Solinas.

Erano mesi che i Riformatori non si presentavano alle riunioni di maggioranza, perché il presidente della Regione non si decideva a mettere il sigillo sul successore di Frongia. Un tema, questo, che ha diviso sino alla guerra lo stesso partito di Massimo Fantola e Michele Cossa. Quando infatti i Riformatori hanno proposto come primo nome l’ex manager del Bortzu, Franco Meloni, dal partito sono usciti in due: Alfonso Marras, poi ‘migrato’ nel Psd’Az, e Giovanni Antonio Satta, entrato nel gruppo Misto e ancora indeciso sul proprio futuro politico.

Rispetto a gennaio, nella fila dei Riformatori è successo che la candidatura di Meloni è tramontata (per ora). Il partito ha puntato su un altro fedelissimo dei liberal democratici che adesso somma tre ruoli politici. E pensare che i Riformatori, nelle loro storiche battaglie, erano contrari anche al doppio incarico. Salaris, invece, diventa assessore mantenendo il posto da consigliere regionale. In più è il coordinatore regionale del partito. Salaris fino alla nomina di oggi era pure il capogruppo in Aula (gli altri due liberal democratici sono appunto Cossa e l’ex leghista Sara Canu.

La nomina di Salaris non chiude però il complessivo rimpasto della Giunta, quello grosso, con la ‘ciccia’, il che vuol dire possibili cambi di deleghe. Solinas la rotazione di alcuni assessorati l’ha promessa solo dopo il voto di due leggi che ai sardi costeranno moltissimo. Ovvero i maxi staff in Giunta e il ritorno dei Cda negli enti e nelle agenzie della Regione. Il governatore ha in qualche messo gli alleati davanti a un bivio: senza il voto su questi due provvedimenti – che daranno moltissimo potere a Solinas perché vogliono dire una valanga di nomine -, non ci saranno contentini per nessuno.

Il rimpasto ‘pesante’ prevede, per esempio, che in Giunta abbia almeno un altro assessore l’Udc di Giorgio Oppi, secondo partito dell’Aula insieme alla Lega, a quota sette consiglieri. Davanti a tutti c’è il Psd’Az, con dieci onorevoli. Oltre a Salaris, nell’Esecutivo ci sono altri tre consiglieri assessori: il sardista Gianni Chessa (Turismo), l’azzurra Alessandra Zedda (Lavoro) e Andrea Biancareddu (Pubblica istruzione) in quota scudocrociato.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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