Il Consiglio regionale della Sardegna ha reso omaggio a Roberto Frongia, l’assessore regionale ai Lavori pubblici morto questa notte. Prima la rosa rossa poggiata sullo scranno rimasto vuoto. Poi un minuto di silenzio. Quota Riformatori, partito del quale è stato presidente, Frongia era prima di tutto un avvocato. E sono stati anche tanti i colleghi che lo hanno ricordato su Facebook. Aveva 60 anni. Era originario di Iglesias, dove aveva cominciato la sua carriera politica facendo il consigliere comunale. Ma nel capoluogo del Sulcis era stato anche assessore e vicesindaco.
Proprio dai ricordi postati sui social si può ricostruire un pezzetto della vita privata e drammatica dell’assessore. Frongia è morto oggi, 23 dicembre, giorno di nascita di sua moglie Cosetta Melis Spada che è deceduta due anni fa, sempre a dicembre ma il 17. E proprio sulla pagina social della donna, ancora attiva, si stanno sommendo le due tragedie.
Non era la prima volta che Frongia aveva una delega nella Giunta regionale. Durante la legislatura 199-2004 guidò il Turismo. Tra le battaglie bipartisan portate avanti dall’assesore, una delle più importanti è la fondazione del Comitato per il riconoscimento dell’insularità in Costituzione. Frongia “ha sempre portato avanti gli incarichi con
grande determinazione, ma anche con la consapevolezza che la politica fosse al servizio della gente e della sua Sardegna che lui amava sopra ogni cosa”, ha detto oggi in Consiglio il presidente Michele Pais. Alla fine dell’intervento l’Aula siu è raccolta in un minuto di silenzio.
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