Ex dei Riformatori passa con il Psd’Az: ora i sardisti sono 10, Lega superata

Alfonso Marras, il dissidente dei Riformatori, passa col Psd’Az. A un mese e mezzo dall’addio ai liberal democratici, perché nel partito di Massimo Fantola c’è troppo verticismo, Marras non fonda un nuovo gruppo consiliare ma entra nei Quattro Mori. Con il nuovo onorevole, il partito di Christian Solinas arrivano a quota dieci e batte il record che dall’inizio della legislatura deteneva la Lega, con otto scranni.

Dunque Marras diventa il decimo consigliere del Psd’Az, che così si consolida come primo partito del Consiglio regionale. Nel gruppo da dieci va contato anche Solinas. Gli altri sardisti di via Roma sono il capogruppo Franco Mula, poi ecco Giovanni Satta e Stefano Schirru, Fabio Usai, l’assessore Gianni Chessa, Nanni Lancioni, Pietro Maieli e l’ex grillina Elena Fancello.

In casa Riformatori sembra essere tempo di nemesi: dopo aver strappato alla Lega la camicia verde Sara Canu, i liberal democratici hanno perso due pezzi. A gennaio, oltre a Marras è andato via anche Giovanni Antonio Satta che, al momento, resta nel gruppo Misto. Marras, invece, ha rotto gli indugi e deciso dove stare.

Per i Riformatori provvidenziale è stato l’arrivo della Canu, perché senza di lei i liberal democratici non avrebbero nemmeno il numero minimo per formare un gruppo (sono richiesti almeno tre onorevoli). Di certo nel rapporto tra scranni e assessori, per i Riformatori valgono solo Michele Cossa e Aldo Salaris, perché la Canu aveva fatto scattare il terzo assessore per la Lega. Ma con appena due onorevoli, i liberal democratici possono avere di nuovo una rappresentanza in Giunta solo se mollano il Brotzu. Il nuovo assessore designato, al posto di Roberto Frongia, è Franco Meloni. Al momento, però, Solinas non  ha ancora deciso il da farsi, visto che un secondo assessorato lo reclama l’Udc, arrivato a quota sette consiglieri ,eppure con una sola delega in Giunta (leggi qui).

Insomma, nel centrodestra la stanno facendo da padroni il Psd’Az e l’Udc, gli unici ad aver allargato il proprio gruppo consiliare dall’inizio della legislatura, a marzo 2019. Specchio degli equilibri in maggioranza: se Solinas prova a fare quasi sempre l’uomo solo al comando, l’unico in grado di imbrigliarlo è il gran capo dell’Udc, Giorgio Oppi.

Adesso che le carte in Aula si stanno rimescolando e i numeri danno ragione a Solinas: in questo quadro non si escludono nuovi tsunami, nelle già agitate acque del centrodestra in Regione. (al. car.)

 

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