Salvini a Cagliari, Alghero e Olbia. Antifascisti e studenti preparano sit-in

Partirà da Cagliari, e precisamente da viale Sant’Avendrace, il giro dell’Isola per il leader della Lega Nord in programma per giovedì 11 febbraio.

La visita di Matteo Salvini era già stata annunciata qualche giorno fa, il programma è ora definitivo: alle 10.30 Salvini sarà all’inaugurazione della nuova sede del movimento ‘Noi Con Salvini’ in viale Sant’Avendrace 295, dopo l’apertura dello spazio seguirà una conferenza stampa. Due ore dopo appuntamento in viale Diaz all’Hotel Panorama per un convegno.

Nel pomeriggio Salvini sarà ad Alghero: alle 16.30 presenzierà un secondo convegno negli spazi dell’Hotel Carlos V, sul lungomare Valencia. Il mini tour si concluderà con una cena programmata a Olbia, al ristorante Blu Marine di via Capo Verde.

A Cagliari si preparano le manifestazioni di protesta: nel piazzale Trento, di fronte alla sede del palazzo della Regione, è in programma dalle 9 un sit in organizzato dagli studenti cittadini e dal coordinamento antifascista cagliaritano. “L’11 febbraio il leader della Lega Nord arriverà a Cagliari per inaugurare una sede elettorale che darà la possibilità di organizzarsi ai gruppi neofascisti cittadini. Come studenti – scrivono gli organizzatori – riteniamo necessario dare una risposta concreta e di massa per non lasciare spazio agli sproloqui di un individuo del genere che porta avanti un programma basato sul razzismo e sull’incitamento alla guerra tra poveri”. Tra i motivi della protesta, si legge ancora nel documento – “Il razzismo e il fascismo non sono idee politiche, ma sono in profonda antitesi con ogni tipo di libertà, concedere la libertà di espressione a Salvini significa quindi negare la libertà di tutti coloro che sono quotidianamente attaccati dalla Lega e dalle destre xenofobe. Col fascismo non si discute”.

Concordi anche i rappresentanti del Coordinamento Antifascista Cagliaritano: “Attraverso incontri e assemblee, di cui l’ultima il 3 febbraio, il Coordinamento ha espresso la volontà di voler respingere Salvini, respingere il fascio-leghismo che lui rappresenta e respingere chiunque si voglia affiancare al suo modo di pensare razzista e xenofobo. Con noi le realtà in movimento, associazioni, le singole e i singoli che hanno partecipato a un incontro al Magistero, hanno ritenuto doveroso sottolineare come il fascismo e il razzismo siano fenomeni che debbono essere contrastati con una scelta di parte netta e soprattutto concreta, attraverso la pratica. Le condanne sui social network o una contrapposizione ideologica sul piano dialettico non possono bastare a contrastare movimenti reazionari che per quanto possano sembrare insulsi nelle loro rivendicazioni, in momenti di crisi economica e tensioni sociali tendono ad acquisire forza e consenso. Salvini, i fascio-leghisti e tutti i vecchi e nuovi residui della destra italiana (e sarda) sono protagonisti da anni di campagne mediatiche demagogiche e populiste. Il leader della Lega Nord fomenta una guerra tra poveri, una repressione del conflitto sociale e il mantenimento dei privilegi di quelle classi che meno hanno sofferto della crisi”.

 

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