Fuori Crimi, M5s in mano a un curatore: Tribunale dà ragione a consigliera sarda

La guerra interna al gruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale della Sardegna si ripercuote sui vertici nazionali e potrebbe accelerare l’addio di Vito Crimi dalla guida del M5s. Un’istanza presentata al Tribunale di Cagliari dalla consigliera Carla Cuccu, espulsa dal capo politico dei pentastellati, ha l’effetto di esautorare proprio Crimi.

Il giudice infatti ha nominato un curatore speciale del Movimento Cinquestelle “rimasto privo di rappresentanza legale”. Il 17 febbraio scorso gli iscritti alla piattaforma Rousseau hanno votato per la modifica dello statuto del M5s, introducendo un Comitato direttivo di cinque membri al posto del capo politico, con tutte le funzioni di rappresentanza legale. La prima sezione civile ha deciso su istanza dalla consigliera Carla Cuccu che il 27 gennaio scorso era stata espulsa dal Movimento con provvedimento firmato da Vito Crimi.

Il curatore nominato dal Tribunale è l’avvocato del foro di Cagliari, Silvio Demurtas. Nell’istanza per la nomina del curatore, firmata dagli avvocati Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè, si fa presente che “fino al 16 febbraio la rappresentanza legale del Movimento competeva all’organo Capo politico, senonché con delibera del 17 febbraio l’assemblea degli iscritti ha modificato lo statuto abolendo tale organo e sostituendolo con il Comitato direttivo”. Ma, “senza che si sia proceduto contestualmente alla nomina dei cinque componenti, né prevista una norma transitoria che prevedesse a quale organo affidare la rappresentanza legale”.

Insomma, si è verificata una vacatio dei poteri di legale rappresentanza, ha spiegato Carla Cuccu, che ha chiesto la nomina di un curatore speciale proprio per poter “correttamente instaurare il contenzioso giudiziario”. Secondo Carla Cuccu, “ora il pm presso il Tribunale di Cagliari solleciterà i provvedimenti necessari per la costituzione della nuova rappresentanza e cioè l’elezione dei componenti del Comitato direttivo, votazioni che sembrano ancora in alto mare, anche per via del terremoto che ha colpito molti parlamentari del Movimento”.

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