M5s, Cuccu ammette la sospensione: “Voglio capire chi ha preso l’iniziativa”

La consigliera regionale pentastellata, Carla Cuccu, alla fine ha ammesso la sospensione confermando di “aver ricevuto dai probiviri del Movimento 5 stelle il provvedimento”. In un primo momento l’esponente pentastellata ha negato di essere al corrente delle decisione, sottolineando di non aver “ricevuto nessuna comunicazione in merito anzi, ho già diffidato un’agenzia stampa che nelle scorse settimane aveva diffuso notizie false”. Nel giro di poche ore, però, è un comunicato inviato dalla stessa Cuccu a fare luce su quanto è accaduto e confermare la sospensione, adottata “senza ascoltare la parte avversa”. Il provvedimento contesta alla consigliera di “sottoscrivere atti consiliari, in favore dei cittadini, depositati con rappresentanti del gruppo misto e delle forze politiche di maggioranza“. Il prossimo passaggio sarà “capire chi ha preso l’iniziativa”.

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Una ‘punizione’ che tralascia, secondo Cuccu, i “numerosi altri atti sottoscritti con le forze di opposizione” e che fa emergere una differenza rispetto al passato: “In questa circostanza, apprendo che quanto da sempre sostenuto dal M5s non è più valido e cioè che quando un’idea buona è in favore dei cittadini, non è né di destra né di sinistra e la si sostiene. Temo che una simile linea di condotta possa portare alla sospensione di tantissimi altri portavoce, consiglieri regionali, comunali e parlamentari, per medesime iniziative, bloccando, così, l’attività del movimento”.

Per quanto riguarda il futuro, oltre la ricerca di chi abbia innescato il meccanismo che ha portato alla sospensione, Carla Cuccu, sta valutando le azioni con “i miei amici avvocati“. Il regolamento prevede che ci sia il termine di cinque giorni per proporre reclamo al Comitato di garanzia. “Pertanto avrò modo, in quella sede, di chiarire la verità fattuale e l’insussistenza di qualsivoglia violazione disciplinare, perlomeno statuto e codice etico alla mano, certa della democrazia interna nel M5s”.

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