Appello delle agenzie formative al presidente della Regione: mancano venti milioni di euro per la vecchia programmazione. Senza i fondi si rischia il collasso e ci sono solo 38 giorni di tempo per porre rimedio.
Per ora si registrano ritardi anche di tre o quattro mesi nei pagamenti di insegnanti e corsisti. Poi, nell’immediato futuro, gli effetti potrebbero essere ancora più drastici: sospensione e o riduzione dell’attività e lettere di licenziamento per il personale.
L’SoS è stato lanciato da 25 delle agenzie formative che operano in Sardegna: quasi 550 dipendenti, più 12.016 tra formatori e fornitori, 47.245 utenti, 398 sedi formative, 4337 corsi, un milione e mezzo di ore formative erogate.
Tra le richieste: un incontro con il presidente della Regione Francesco Pigliaru. “Siamo in una situazione di emergenza – ha spiegato Barbara Spignesi, una portavoce del coordinamento – per la prima volta pubblicamente ci uniamo per trovare delle soluzioni. Stiamo parlando di un settore considerato fondamentale anche dall’Ue per l’avvicinamento al lavoro”.
Attenzione, però: fondi e adempimenti burocratici devono essere a disposizione entro il 31 dicembre. Il vero problema è legato ai soldi in arrivo: a volte bloccati, a volte in ritardo. I problemi, nello specifico, riguardano i pagamenti della spesa della misura denominata Por Fse 2007-2013 e l’avvio della programmazione 2014-2020.