Fondi ai gruppi, Randazzo (Udc) e Lai (Pdl) non rispondono al Pm

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere gli ex consiglieri regionali Vittorio Randazzo (Udc) e Renato Vittorio Lai (Pdl), difesi dagli avvocati Anna Maria Busia e Leonardo Filippi. Gli interrogatori dei due esponenti politici della XIII legislatura erano previsti per questa mattina: i due avevano ricevuto gli inviti a comparire inviati dal pm Marco Cocco nell’ambito dell’inchiesta-bis sui fondi destinati ai Gruppi consiliari della Sardegna. Fra prima e seconda inchiesta la Procura ha già indagato una novantina di consiglieri regionali della XIII e della XIV legislatura con l’accusa di peculato per aver usato i fondi destinati ai gruppi per finalità che si ipotizzano non istituzionali. Per domani il calendario degli interrogatori prevede che si presentino Efisio Planetta e Giacomo Sanna, entrambi del Psd’Az, mentre venerdì è fissato l’interrogatorio di Cristian Solinas (Psd’Az) e già assessore dei Trasporti. Dopo la pausa estiva i nove inviti a comparire inviati dal pm Cocco hanno segnato la ripresa formale dell’attività istruttoria, anche se l’indagine non si era mai interrotta. Per il momento, dei sei convocati in Procura nessuno ha risposto alle domande del pubblico ministero: tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, salvo Sergio Marracini (ex leader Udeur) che ha chiesto al magistrato inquirente il differimento dell’interrogatorio. Mentre alcuni hanno presentato una memoria difensiva per attestare la regolarità nella spesa dei fondi.

Lai è pronto a rispondere a tutte le domande degli inquirenti ma prima ha chiesto del tempo per poter raccogliere la documentazione necessaria a ricostruire le spese che gli vengono contestate. Per questa ragione l’ex consigliere regionale del Pdl ha chiesto uno slittamento dell’interrogatorio che gli era stato fissato negli uffici del Nucleo di polizia giudiziaria dei Carabinieri con un invito a comparire notificatogli subito dopo l’estate. Il difensore dell’indagato ha precisato che, una volta fissata la nuova data del faccia a faccia dal pubblico ministero Marco Cocco, raccolto il materiale necessario, il suo assistito risponderà alle domande degli inquirenti e presenterà anche una nutrita documentazione per comprovare tutte le spese sostenute

 

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