Fondi ai gruppi, slitta ancora la decisione sui rinvii a giudizio nel Pd

È stata aggiornata al 17 maggio l’udienza preliminare con la quale il Gup di Cagliari, Roberto Cau, dovrà decidere sul rinvio a giudizio chiesto dal Pm Marco Cocco per i trenta consiglieri regionali del centrosinistra in carica nella legislatura 2004-2009 e accusati di peculato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi della massima assemblea sarda.

L’udienza di oggi si è aperta alle 9,10 con le eccezioni preliminari sollevate dagli avvocati Guido Manca Bitti e Roberto Nati che hanno contestato la documentazione allegata agli atti, visto che mancano – hanno detto – i fascicoli relativi ai quattro consiglieri Pd inseriti nella stessa indagine e la cui posizione è stata archiviata un anno e mezzo fa (si tratta di Giuseppe Luigi Cucca, Marco Espa, Francesco Sanna ed Eliseo Secci). I due legali hanno quindi sollecitato al giudice l’acquisizione dei fascicoli. Il Gup ha però rigettato le eccezioni e fissato la nuova udienza tra un mese per sentire le conclusioni delle difese. Sul punto è anche intervenuto il pubilico ministero che ha dato disposizione perché gli atti richiesti siano consegnati agli avvocati interessati.

Sui trenta rinviati a giudizio chiesti dal pubblico ministero, ventisette riguardano esponenti del Pd, anche se dal 2004 al 2007 erano divisi tra Ds, Margherita e Progetto Sardegna, visto che il Partito democratico è stato fondato a ottobre di undici anni fa. Poi ci sono un ex Udeur, un ex Idv e un ex Psd’Az che per un periodo transitarono nel gruppo dem.

In quota Pd attendono la decisione del Gup il neodeputato Gavino Manca, il consigliere regionale Franco Sabatini e il sindaco di Alghero, Mario Bruno. Ancora: Chicco Porcu, amministratore unico dell’Arst, e Giacomo Spissu, allora presidente del Consiglio e attualmente a capo del Cda di Sardaleasing, la finanziaria del Banco di Sardegna. Il Pm ha chiesto il rinvio a giudizio pure per Salvatore Mattana, primo cittadino di Sarroch e presidente del Cacip, il Consorzio industriale della provincia di Cagliari; Tarcisio Agus, commissario straordinario del Parco geominerario; Antonio Biancu, segretario particolare – senza compenso – dell’attuale assessore regionale all’Agricoltura; Giuseppe Cuccu, amministratore unico di Tecnocasic, la spa che nell’area industriale di Macchiareddu gestisce la piattaforma per lo smaltimento dei rifiuti; Nazareno Pacifico, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria (Aou) di Cagliari; Giuseppe Pirisi, presidente dell’Isre (Istituto superiore regionale etnografico) con sede a Nuoro.

Da decidere pure le posizioni dei parlamentari uscenti Siro Marrocu e Silvio Lai che attualmente non hanno incarichi politici al pari degli altri quattordici dem sotto indagine: l’ex capogruppo Ignazio Calledda, Alberto Sanna, Vincenzo Floris, Giovanni Battista Orrù, Angelina Corrias, Renato Cugini, Alessandro Frau, Mariuccia Cocco, Stefano Pinna, Gianluigi Gessa, Simonetta Sanna, Elio Corda, Giovanni Giagu e Giovanni Tocco.

Il Gup dovrà decidere infine sulle posizioni di Giommaria Uggias, ex Idv; Carmelo Cachìa, ex Udeur, già condannato in primo grado: Beniamino Scarpa, ex Psd’Az, ugualmente già ritenuto responsabile di peculato con sentenza in appello.

Questi gli importi contestati dal Pm ai trenta consiglieri del centrosinistra: Antonio Biancu 96.816 euro; Mario Bruno 46.024; Giuseppe Cuccu 170.084; Silvio Lai 81.585; Gavino Manca 52mila; Siro Marrocu 174.567; Salvatore Mattana 79.366; Nazareno Pacifico 94.164; Giuseppe Pirisi 78.298; Chicco Porcu 172.173; Franco Sabatini 56mila; Giacomo Spissu 79.262; Ignazio Calledda 275.517; Alberto Sanna 83.607; Vincenzo Floris 82.087; Giovanni Battista Orrù 80.181; Angelina Corrias 79.911; Renato Cugini 70.395; Alessandro Frau 54.737; Mariuccia Cocco 48mila; Stefano Pinna 42.915; Gianluigi Gessa 42.726; Simonetta Sanna 42mila; Elio Corda 39.386; Giovanni Giagu 23.600; Giovanni Tocco 17mila; Carmelo Cachìa 35mila; Giommaria Uggias 28mila (ne ha già restituiti 32mila), Beniamino Scarpa 25.020.

Alessandra Carta

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