Finanziaria, via libera alla manovra da 7,5 miliardi

Via libera del Consiglio regionale della Sardegna, in poco più di un’ora e mezza, alla legge Finanziaria e al Bilancio 2014, una manovra da oltre 7,498 miliardi di euro che tenta una forzatura sulle leggi economico-finanziarie dello Stato prevedendo che “nelle entrate spettanti alla Regione sono comprese anche le imposte di fabbricazione su tutti i prodotti, generate nel territorio regionale anche se riscosse nel restante territorio dello Stato”. In particolare si tratta delle accise sui carburanti che ora producono un gettito per la Regione di circa 500 milioni di euro e che potrebbero, se il Governo non impugnerà il provvedimento, generare un ulteriore miliardo per le casse isolane. Si tratta dell’ultimo importante provvedimento della Giunta regionale, al termine della legislatura: tra un mese, infatti, in Sardegna si voterà per il rinnovo del Consiglio regionale.

Saranno estesi a tutti i residenti in Sardegna le tariffe agevolate per il trasporto marittimo locale attualmente in vigore a favore dei residenti nelle Isole di La Maddalena, San Pietro e l’Asinara. Tra gli altri provvedimenti minori approvati dall’Aula anche 400 mila di euro per la prosecuzione del piano straordinario regionale di controllo della peste suina africana, oltre a 1,5 milioni di euro per il restauro e il consolidamento di chiese di particolare interesse storico artistico attraverso la concessione di contributi ai comuni per edifici di culto, mentre altri 1,5 milioni serviranno per la messa in sicurezza degli edifici di culto. Infine, per la realizzazione nel porto di Porto Torres dello scalo di alaggio e varo delle imbarcazioni con gru, all’interno del polo nautico del nord-ovest della Sardegna, sono stati stanziati tre milioni di euro a favore dell’Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci, (750.000 per il 2014,1.800.000 per il 2015 e 450.000 per il 2016). Il Consiglio regionale ha anche approvato il bilancio interno dell’Assemblea che, come ha ricordato la presidente Lombardo, ha tagliato i costi della politica di oltre 26 milioni di euro, passando dagli 85,5 milioni del 2009 ai 58,8 mln di oggi. La seduta si è chiusa con uno strascico polemico da parte dei Riformatori che hanno sollevato il problema della mancata approvazione della legge di riordino degli enti locali, che ha dato un primo assaggio di quella che sarà la campagna elettorale.

Incremento di 10 milioni di euro i fondi per la non autosufficienza. Il provvedimento, che ricalca quanto approvato nelle due Finanziarie precedenti, è stato condiviso anche dall’opposizione. Soddisfatta l’assessore della Sanità e Politiche sociali, Simona De Francisci, fra i promotori dell’emendamento in Aula: “Si tratta di risorse fondamentali e di cui, solo nel 2013, otto di queste sono state usate per il programma Ritornare a casa”.

La Finanziaria contiene anche 40 milioni di euro per il 2014 per la progettazione e attuazione di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico nei comuni stanziando, nel contempo, 20 milioni da destinare ad un fondo speciale per il ristoro dei danni subiti dagli imprenditori agricoli a causa dell’alluvione del 18 novembre. Ulteriori 15 milioni di euro annui, sino alla conclusione della procedura di cessazione della società, vengono messi a disposizione della Carbosulcis Spa per le attività di messa in sicurezza e custodia della miniera di Nuraxi Figus, concessione “Monte Sinni”. Vengono inoltre stanziati 30 milioni per un fondo per l’occupazione, prioritariamente destinato alle politiche attive del lavoro, ma che potranno essere utilizzati anche per erogare anticipazioni sugli ammortizzatori sociali anche in deroga, mentre 40 milioni vengono prioritariamente destinati alla realizzazione di opere immediatamente cantierabili, ai Programmi integrati d’area (Pia) e a interventi di fiscalità di sviluppo. Il fondo Unico per gli Enti locali è determinato per il 2014 in 578,500 milioni (510,300 a favore dei Comuni e 68,200 per le Province, di cui 500.000 euro a favore dell’Amministrazione di Nuoro per il funzionamento del museo Man). Autorizzata anche la spesa di 14,4 milioni (4,800 per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017) per l’affidamento del servizio aereo regionale di lotta agli incendi boschivi. Sei milioni potranno essere destinati per la stabilizzazione annuale dei lavoratori semestrali precari dell’Ente Foreste, mentre per promuovere la capacità imprenditoriale femminile attraverso misure di sostegno economico sia sotto forma di contributo, sia sotto forma di agevolazioni per l’accesso al credito, vi son cinque milioni di euro.

Il commento di Pigliaru. “La Manovra finanziaria regionale approvata dalla maggioranza sarà l’ultima impostata senza una corretta valorizzazione dei risultati della Vertenza entrate“. Lo scrive su Facebook il candidato governatore per il centrosinistra alle regionali del 16 febbraio, Francesco Pigliaru. “Ancora una volta, quindi, ci faremo carico di recuperare le risorse che altri sono stati incapaci di rivendicare e di ottenere – aggiunge – noi riprenderemo un rapporto a testa alta con lo Stato”.

Sel. “L’ultimo atto del governatore Cappellacci è una Finanziaria di prebende approvata in fretta e furia senza il consenso dell’opposizione”. Lo sostiene il coordinatore regionale di Sel, Luca Pizzuto, ritenendo “grave un atto che compromette la possibilità, per chi vincerà le prossime elezioni, di programmare lo sviluppo della Sardegna, soprattutto se fatto in piena campagna elettorale”. “Lavoriamo e lavoreremo affinché questo – attacca Pizzuto – sia l’ultimo atto di questa destra al governo regionale che in cinque anni non ha risolto nulla e saluta la legislatura con una Finanziaria da assalto alla diligenza”.

Cappellacci e Zedda. “Finanziaria decisiva non solo per continuare ad affrontare questa drammatica crisi, ma per costruire insieme lo sviluppo per il futuro. Questa legge, la seconda approvata in otto mesi, oltre a dotare la Sardegna di un bilancio ed evitare la spesa in dodicesimi, fa fronte alle diverse emergenze, in primis l’alluvione che ha colpito la nostra isola lo scorso novembre e punta al rilancio del sistema economico, al contrasto della crisi, e a portare reali benefici e soluzioni ai problemi delle famiglie, delle imprese e degli enti locali”. È quanto affermato dal presidente della Regione Ugo Cappellacci e dall’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, in merito all’approvazione in Aula della Finanziaria 2014. “Anche grazie al senso di responsabilità dell’opposizione, emerso soprattutto in Commissione Bilancio – sostengono – siamo nelle condizioni di completare i programmi di sviluppo e gli investimenti portati avanti in questi anni e di proseguire nella difesa dei diritti dei sardi nel confronto con lo Stato sulla vertenza entrate. Lo scorso anno abbiamo vinto la sfida sull’Irap, quest’anno ripartiamo dalle accise, una battaglia per la quale c’è ancora da lottare, ma un altro percorso importante da costruire per il bene dei sardi”. “Anche quest’anno abbiamo confermato il Fondo Unico per gli enti Locali e applicato per la prima volta la riassegnazione dei residui – riprendono presidente e assessore – una parte della finanziaria tende, poi, ad aggredire la burocrazia che nonostante tutto ci ha comunque permesso un monitoraggio delle risorse, sempre interamente impegnate e spese, dimostrando che la nostra isola, anche sui fondi europei non era fanalino di coda. Grande rilevanza abbiamo dato a istruzione, Università, sociale, politiche ambientali e infrastrutture, come la Sassari-Olbia, basilari per il rilancio della nostra isola”.

Confesercenti. “L’imminenza delle elezioni ha indotto tutti i partiti a dare un’accelerata alla Finanziaria che è stata approvata, con grande senso di responsabilità, evitando di andare anche quest’anno all’esercizio provvisorio. Ma ora la classe politica isolana ha una grande opportunità da fare sua: comprendere che questa è la strada da battere. La Sardegna ha bisogno di risposte chiare, concrete, in tempi rapidi”. Lo sostiene il presidente della Confesercenti Sardegna, Marco Sulis. “Non possiamo e non vogliamo più assistere a sterili confronti – spiega – che non conducono da nessuna parte e, anzi, finiscono con l’acuire una crisi di per sé devastante. Questa è la nota più dolente dell’ultima legislatura. La nostra regione ha bisogno di un sussulto d’orgoglio, che prescinda dalle appartenenze politiche e partitiche. Bisogna guardare finalmente all’interesse di tutti i sardi, senza sgambetti che finiscono col danneggiare i cittadini e le imprese, più che la fazione politica avversaria”. Secondo Confesercenti occorre quindi, “serietà, sobrietà e rapidità: questo ci aspettiamo dalla maggioranza che uscirà vincitrice dalle urne. Qualunque essa sia. E questo ci aspettiamo anche da chi, suo malgrado, sarà chiamato a fare opposizione in maniera costruttiva. Questo si aspetta la Sardegna. E questo dovrebbe essere lo spirito che accompagni la prossima legislatura”.

Confapi. La Confapi plaude “alla serietà con la quale il Consiglio regionale, prima della fine di questa legislatura, ha voluto scongiurare il ricorso all’esercizio provvisorio approvando la Legge Finanziaria 2014 e mettendo a disposizione le risorse necessarie a sostenere l’intero sistema Sardegna”. Ma chiede immediata spendibilità degli stanziamenti. Il presidente regionale Francesco Lippi ritiene “positive” sia il mantenimento della norma di abbattimento del 70% dell’Irap, “che già nel corso del 2013 ha consentito alle imprese di poter risparmiare ed eventualmente reinvestire oltre 240 milioni di euro”, che l’introduzione di alcune nuove norme, come quella sulle accise, “che dovrebbe consentire un incremento sostanzioso di gettito nelle casse della Regione. Purtroppo – sottolinea Lippi – consideriamo ancora insufficienti le risorse destinate alla crescita e allo sviluppo in un anno che dovrà preparare le nostre imprese alla definitiva ripresa annunciata per il 2015”. “Ora – conclude il presidente – all’immediata spendibilità delle risorse deve seguire con coerenza l’attività di programmazione e spesa di tutti i soggetti preposti e destinatari delle misure contenute, che temiamo possano rallentare la propria operatività in attesa dell’esito delle prossime consultazioni regionali e del conseguente assestamento del nuovo Consiglio e esecutivo”.

Cicalò (Confcommercio). “È apprezzabile che la Finanziaria 2014 abbia avuto il via libera dal Consiglio regionale prima della chiusura della XIV legislatura, scongiurando così il ricorso all’esercizio provvisorio e che avrebbe fatto slittare l’esame della legge di bilancio sino a dopo le elezioni Anche se le risorse per lo sviluppo e la crescita dell’Isola sono ancora insufficienti”, lo sostiene il presidente di Confcommercio Sardegna, Agostino Cicalò, in merito all’approvazione della Manovra. “Ora le risorse messe in campo sono immediatamente spendibili anche se resta lo scoglio dei vincoli imposti dal Patto di stabilità – aggiunge Cicalò – la rinegoziazione con lo Stato di queste limitazioni alla spesa che incidono soprattutto sulla parte relativa alle risorse dedicate allo sviluppo dell’Isola è un passaggio fondamentale che dovrà essere fatto dal prossimo governo regionale”. Anche la questione legata alle accise sui prodotti fabbricati nell’Isola, che riguarda essenzialmente il settore petrolifero e dei carburanti, potrebbe aprire le porte ad un nuovo fronte di interlocuzione con lo Stato “per liberare risorse aggiuntive da utilizzare per la crescita economica della Sardegna. Questo passaggio, però, ha necessità di una prova di coesione da parte di tutte le forza politiche e sociali nei confronti dello Stato”.

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