Finanziaria, rush finale in Consiglio: oggi in aula manovra da 7,5 miliardi

La discussione in Consiglio regionale sulla Finanziaria 2014 arriva in extremis, prima della chiusura della XIV legislatura. La manovra da 7,498 miliardi era esitata la scorsa settimana dalla commissione Bilancio. Oggi  previste solo le relazioni di maggioranza e opposizione, svolte rispettivamente dal presidente e vicepresidente della commissione, Pietro Fois (Riformatori) e Franco Sabatini (Pd), mentre la discussione generale e l’esame dell’articolato è rinviato a domani mattina alle 10, con il primo intervento dell’esponente Udc Giulio Steri.

L’approvazione definitiva è attesa in nottata: scongiurato così l’esercizio provvisorio di bilancio. “In un’ottica di razionalizzazione e riqualificazione della spesa e di riduzione dei costi sul funzionamento della macchina amministrativa regionale ci si è orientati, anche quest’anno, ad una verifica delle numerose voci di spesa del bilancio, dei bilanci delle agenzie agricole e di quelli delle aziende sanitarie regionali – ha spiegato Fois – In particolare si sono considerati i costi legati al funzionamento dell’apparato burocratico, come quelli per la gestione dei sistemi informativi, consulenze, studi, convenzioni e collaborazioni, pubblicità istituzionale, consumi, canoni di locazione e assistenza tecnica. Tra gli argomenti sui quali si è registrata un’ampia convergenza – ha aggiunto – come avvenuto nella scorsa sessione di bilancio riguardo alla riduzione dell’Irap, va sottolineato quello per cui spetta alla Regione, quale parte integrante delle entrate previste dallo Statuto, il gettito derivante dalle imposte di fabbricazione riscosse dallo Stato fuori dal territorio regionale, cioè le accise sui carburanti”.

Sabatini ha bocciato la Manovra definendola “vuota, incomprensibile, priva di programmi e di risorse vere spendibili, anche a causa del patto di stabilità, una spesa pubblica che non risponde alla nostra economia: è un bilancio inutile di una legislatura deludente sulla programmazione delle risorse e con gravi carenze programmatiche da parte della maggioranza”. L’esponente democratico ha anche puntato il dito contro la Giunta. “La manovra arrivata in commissione era strana, senza alcun tipo di idea di sviluppo e con l’azzeramento di decine di capitoli che prevedevano anche interventi importanti. Abbiamo lavorato con responsabilità – ha sottolineato – di fronte allo stato di crisi, tentando di migliorarla con risposte parziali, ma il giudizio rimane negativo per una Finanziaria impresentabile che non tiene conto dello stato di difficoltà di famiglie, imprese e enti locali”.

“Approvare la legge finanziaria e il bilancio triennale a 30 giorni dall’elezione del nuovo presidente della Regione è un atto disperato che Giunta e maggioranza scaduta di centrodestra tentano perché consapevoli della sconfitta”. Lo affermano i componenti del gruppo Sel-Sardigna Libera in Consiglio regionale e il senatore vandoliano Luciano Uras, annunciando battaglia sulla Manovra 2014. “E anche uno strumento politicamente scorretto, finalizzato all’assalto della cassa regionale – aggiungono – un modo per completare, con una raffica di decisioni clientelari, la più fallimentare delle legislature dall’Autonomia ad oggi”. Secondo i consiglieri e il senatore di opposizione, “il ddl della Giunta è assolutamente privo di progetto di rilancio. Non serve al rilancio dell’economia e dell’occupazione. E’ un insieme di proroghe di interventi lasciati morire senza dare seguito, negli anni precedenti, alla relativa spesa. Fatto salvo il Fondo per le non autosufficienze e le procedure di trasformazione dei contratti annuali dell’Ente foreste, previsti da tempo, non c’è nulla – ribadiscono – Si consuma la piccola disponibilità di manovra in interventi spot, corporativi e localistici. La Giunta regionale si garantisce 5 milioni di euro di sussidi da erogare in vigilia di voto alle famiglie bisognose, senza passare attraverso alcuna procedura di controllo. E così via. Ci manca solo – concludono gli esponenti di Sel – che si decida su concorsi e selezioni di nuovo personale per ogni profilo e qualifica prima del voto, mentre si vota, immediatamente dopo il voto”.

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