Finanziaria, bocciatura (parziale) dal Consiglio delle autonomie locali

Dal Consiglio delle autonomie locali arriva una bocciatura su alcune parti della Finanziaria 2015 che, nonostante le proposte di modifica da parte di Cal e Anci, non sono state emendate. La Manovra, secondo il presidente Giuseppe Casti, dovrebbe “puntare sul coinvolgimento delle istituzioni locali: gli investimenti e gli interventi devono essere diretti alla valorizzazione delle Pubbliche amministrazioni, alla crescita di tutto il settore pubblico locale e al dialogo costante delle aziende regionali con i territori. Aziende che devono essere messe nuovamente in grado di operare, cominciando a garantirne le strutture societarie, andando a sostituire i diversi commissari che spesso operano come feudatari”. Tra le questioni ancora aperte, il ripristino del fondo unico, la copertura del patto verticale incentivato e l’incremento delle risorse per il fondo sulle povertà estreme. A queste si aggiungono le richieste di chiarimenti su priorità e direttrici del fondo della programmazione, una “sintesi soddisfacente tra piano regionale delle infrastrutture e coinvolgimento dei comuni in investimenti che diano risposte immediate alla necessità di crescita e di nuova occupazione”. Così, indica Casti, nel mutuo da 700 milioni devono trovare spazio gli investimenti infrastrutturali a supporto dei progetti territoriali di sviluppo”, mentre sulla Sanità serve una revisione della spesa “nel senso di una razionalizzazione ed eliminazione degli sprechi”. Infine una bacchetta sulle riforme che “richiedono – dice il presidente del Cal – il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali e devono essere finalizzate a trasformare la gestione del territorio e dell’edilizia residenziale”.

Intanto l’avvio in Aula della Manovra Finanziaria 2015 slitta a domani mattina con le relazioni di maggioranza e opposizione, affidate rispettivamente al presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), e alla vice capogruppo di Fi, Alessandra Zedda. Questa la decisione assunta dalla conferenza dei capigruppo. Il Consiglio regionale si riunirà comunque a partire dalle 16 con all’ordine del giorno le comunicazioni del governatore Francesco Pigliaru sulle servitù militari. Domani tavolo tecnico tra maggioranza, opposizioni e l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, per definire nei dettagli la programmazione dei lavori dell’Aula sulla Manovra. Il centrosinistra ha proposto che il termine ultimo per gli emendamenti venga fissato per sabato 21, mentre la minoranza spinge per lunedì 23. La discussione generale sulla Finanziaria si dovrebbe invece chiudere martedì 24 febbraio.

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