Finanziaria, approvazione lampo in commissione: manovra in Aula il 15

Via libera dalla commissione Bilancio, con i soli voti favorevoli della maggioranza, alla Finanziaria 2016 da circa 7,4 miliardi di euro. L’accelerazione grazie al ritiro di tutti gli emendamenti concordato ieri nel vertice tra i capigruppo del centrosinistra e l’assessore Raffaele Paci. L’obiettivo ora è quello di recuperare nei prossimi dieci giorni utili prima di redigere le relazioni di maggioranza e minoranza, le risorse per alcune priorità condivise con l’opposizione, a cominciare da lavoro, cultura e istruzione: sono attualmente disponibili 14 milioni liberi da impegni, pochi rispetto alle richieste arrivate dagli schieramenti. Se il centrosinistra non riuscirà a trovare una quadra, si rischia di andare in Aula, presumibilmente il 15 marzo, completamente alla cieca. Comunque soddisfatto l’assessore al Bilancio.

“Abbiamo risolto due problemi fondamentali – spiega Paci – l’aumento delle tasse che non ci sarà per il 2016 grazie ai 70 milioni recuperati, e le politiche sociali con un pacchetto di importanti emendamenti che stanziano 41 milioni. E’ una Manovra incentrata sul risanamento della sanità – sottolinea l’esponente della Giunta – e per questo ricordiamo che stiamo destinando 330 milioni in più per accompagnare il piano di rientro. Circa un miliardo di euro, derivante da Fsc e Fondi europei, è invece destinato agli investimenti e alla crescita”. All’attacco il centrodestra. “La minoranza – rilevano Alessandra Zedda e Ignazio Locci di Fi – ha tenuto un atteggiamento responsabile, praticando un’opposizione fatta di proposte costruttive al fine di recuperare ritardi e omissioni della Giunta nella Finanziaria. Denunciamo, però, l’atteggiamento irresponsabile di una maggioranza sfilacciata, litigiosa e incapace di sbloccare gli interventi sospesi. La sinistra ha perso l’orientamento, non è in grado di dare le risposte richieste sui temi del lavoro, della famiglia, dell’impresa, fatto gravissimo, del sociale. Sarà opposizione dura in Aula – promettono i due consiglieri di minoranza – a suon di emendamenti tesi a difendere le categorie più deboli da una Giunta che bada più a compiacere Governo ed Agenzie di rating che a rappresentare la comunità”.

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