Anche la Regione potrebbe promuovere la costituzione di fondi immobiliari chiusi in cui apportare o trasferire beni immobili e diritti reali immobiliari o partecipare a fondi immobiliari già promossi o partecipati dallo Stato o da altri enti pubblici, cioè anche da società interamente partecipate dagli stessi soggetti pubblici. La norma, una novità per l’ordinamento regionale, è inserita nella Finanziaria 2017. Ai fondi immobiliari promossi dalla Regione, avvalendosi anche del supporto tecnico della società in house Sfirs, potranno partecipare lo Stato, gli enti locali e gli altri enti pubblici titolari di diritti reali su beni ubicati nel territorio regionale. La legge, ora al vaglio del Consiglio, ammette la costituzione di fondi immobiliari i cui proventi siano vincolati al finanziamento del settore culturale e creativo, del sistema dei parchi naturali e delle riserve ambientali, del recupero dei centri storici nonché del sostegno delle zone interne o comunque rurali per la loro valorizzazione paesaggistica. I beni immobili, che non siano più utilizzabili per i servizi regionali, quelli degli enti strumentali, delle agenzie regionali e delle società in house e quelli che non siano destinabili agli enti locali territoriali, o che non rivestano interesse ambientale o culturale, saranno individuati attraverso una delibera della Giunta regionale.
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