“La prima regola per tutti sarà: prima si spendono le risorse europee“. È questo lo spirito della Finanziaria 2015, la prima manovra varata dalla giunta di Francesco Pigliaru. Valore: 7,7 miliardi.
I dettagli del nuovo Bilancio regionale li stanno presentando il governatore e l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, che materialmente ha lavorato alla stesura del documento economico. E proprio Paci ha chiarito: “Questa è la manovra del rigore e dello sviluppo, perché abbiamo tagliato sugli sprechi e deciso di sostenere la crescita attraverso le ingenti risorse europee”.
La Finanziaria è accompagnata da un sottotitolo: “Un patto sociale per il rilancio della Sardegna”. Con una novità su tutte: dal 2015 l’Isola dovrà rispettare il solo pareggio di bilancio e non più i vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità e cancellati con l’accordo Stato-Regione dello scorso luglio. E questo “ci permetterà di spendere circa 800 milioni in più rispetto agli anni passati“, ha detto l’assessore.
Ecco poi il “piano di alienazioni” che nella Finanziaria vale una stima di entrate pari a 50 milioni. Pigliaru e Paci fanno sapere che “la Regione è proprietaria di una parte dello Yacht Club di Porto Cervo, una partecipazione immobiliare che è un costo, per questo venderemo quella quota”. Stesso discorso per l’edificio di via XVIII Febbraio a Cagliari che ospita l’assessorato al Lavoro, “una struttura fuori norma e totalmente inadeguata, gli uffici saranno trasferiti in un immobile di proprietà della Regione”.
Alessandra Carta
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