Europee, la lotteria dei candidati sardi

Ecco le possibilità di elezione dei 19 candidati sardi che hanno lo svantaggio di fare collegio unico con la Sicilia. Soru (Pd) è messo meglio di tutti.

È la grande incognita di queste Europee: la Sardegna ce la farà a eleggere un proprio rappresentante nel Parlamento di Strasburgo? Una risposta secca e precisa non c’è, perché i sardi votano nello stesso collegio dei siciliani che, numericamente, sono molti di più. Ma è altrettanto vero che quest’anno alle due Isole sono stati assegnati 8 seggi anziché 6. Ciò significa maggiori possibilità di centrare l’elezione, almeno per i candidati di Pd e Movimento Cinquestelle, le due forze che, si prevede, raccoglieranno più consensi. Per il Partito democratico è in corsa Renato Soru, con il M5S si presentano alle urne Nicola Marini e Giulia Moi.

Le ragioni delle aumentate chance per i tre candidati (su 19) sono scritte nel sistema elettorale delle Europee che è su base proporzionale. Con una regola: non entrano nella ripartizione dei posti a disposizione, i partiti che non superano il 4 per cento. Fatta questa scrematura, si procede col metodo Hare. Ovvero: si contano i votanti e attraverso un’operazione matematica si calcola il cosiddetto quoziente che è un numero X di preferenze, al quale si fa corrispondere un seggio. Quindi: ogni forza politica elegge un europarlamentare per ogni quoziente raggiunto. I voti residui, cioè quelli sotto la soglia stabilita, si chiamano resti e vengono usati per assegnare gli ultimi posti a disposizione.

Usiamo come parametro gli ultimi sondaggi diffusi prima che scattasse il divieto. E, in linea ipotetica, immaginiamo il Pd intorno al 33-36 per cento, il Movimento Cinque Stelle al 22-24, Forza Italia al 19, Ndc al 6, la Lega al 5 e la lista Tsipras al 4. Con queste percentuali e riducendo di molto la complessità della ripartizione dei seggi che avviene su base nazionale, il collegio delle due Isole potrebbe eleggere tre europarlamentari del Pd, due a testa per M5S e Forza Italia e uno dell’Ndc. In queste condizioni, Soru è davvero in grado di farcela, per due ragioni: intorno alla sua candidatura hanno lavorato diversi siciliani (su tutti il senatore Corradino Mineo e l’associazione FuterDem dei giovani renziani), ma è un vantaggio anche il fatto che sulla scheda elettorale si possono indicare fino a tre nomi.

Più complicato il caso degli M5S sardi: tra i grillini delle due isole non c’è stato alcun contatto, almeno ufficialmente. Non solo: in Sicilia, il Movimento è l’ago della bilancia nel governo regionale guidato da Rosario Crocetta e forse per questo i Cinque Stelle di Palermo si sono concentrati nello spingere solo i propri candidati, senza realizzare ‘gemellaggi’ interregionali.

Per il deputato Salvatore Cicu, in lista con Forza Italia, le possibilità di elezione sono considerate molto ridotte, a meno di ritiri da parte dei siciliani. Tuttavia, l’eventuale approdo a Strasburgo di Cicu metterebbe a posto qualche equilibrio nel partito sardo. Alla Camera entrerebbe infatti Settimo Nizzi, primo degli azzurri non eletti alle Politiche del 2013.

Il diverso peso numerico tra gli abitanti delle due isole inciderà in maniera pesantissima anche su Maddalena Calia, la candidata sarda dell’Ndc, europarlamentare di Forza Italia nel biennio 2008-2009, anche lei arrivata a Strasburgo per un ripescaggio, come nel 2013 è successo alla democratica Francesca Barracciu. Ma stavolta è tutto diverso: il leader del Nuovo Centro Destra è il siciliano Angelino Alfano che è alle sue prime Europee dopo il divorzio da Silvio Berlusconi e non pare abbia sostenuto in modo particolare la Calia.

Ecco infine gli altri candidati sardi, a cominciare da Antonella Chivacci, secondo nome di Forza Italia. Per la lista Tsipras ci sono Elena Ledda e Simona Lobina. Scelta Europea ha indicato Anna Maria Busia, in quota Centro Democratico, e Mario Carboni, espressione di Ali. L’Udc corre con Angela Scarpa. L’Idv porta alle urne una rosa da tre: l’europarlamentare uscente Giommaria Uggias più Michele Azara e Maria Pia Zonca. Per la Lega Nord, Mauro Morlè e Mirko Valenti. Per i Fratelli d’Italia si presentano alle urne Salvatore Deidda e Simone Testoni. Maria Cristina Pusceddu è invece in lista con gli ambientalisti di Green Italia.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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