Un milione e duecento ettari di boschi in Sardegna: ora parte alla Regione l’iter per l’approvazione del disegno di legge sulla riorganizzazione del patrimonio forestale. Si comincia con la prima audizione in commissione Ambiente prima del passaggio in Aula del ddl approvato dalla Giunta ad aprile.
L’Ente foreste, innanzitutto, è destinato a diventare Forestas, Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e l’ambiente della Sardegna. Con una struttura più contenuta, senza Consiglio di amministrazione. “Partiamo dal concetto chiave di foresta sostenibile da tutelare – ha spiegato ai giornalisti l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano – Ma c’è molta attenzione allo snellimento dei percorsi amministrativi per chi deve lavorare nei boschi”.
In questo senso va l’attribuzione a una sola autorità amministrativa, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dei compiti relativi alle autorizzazioni e ai controlli. La legge è composta da sette titoli e cinquantacinque articoli. Ambiente okay, ma anche attenzione all’economia delle foreste: si punta a favorire forme associative di gestione e a promuovere filiere produttive che si basano sui prodotti del bosco. “Era necessario mettere mano a questo settore – ha sottolineato il presidente della commissione Ambiente, Antonio Solinas – Con questo disegno di legge puntiamo tra l’altro a dare nuovo slancio al settore sughericolo. Speriamo di avere a regime la legge dall’1 gennaio”.
La superficie gestita dall’Ente foreste è di 220mila ettari: 45 per cento aree protette, parchi naturali, 17 per cento Sic (siti di interesse comunitario). Il disegno di legge avrà riflessi anche sulle stabilizzazioni, complessivamente circa 1.500. “Sono in vigore nuove normative che cambiano il quadro generale – ha detto l’assessore – e comunque stiamo andando verso una definizione con incontri sindacali serrati. Speriamo di arrivare presto a un accordo”.