Eletti in Consiglio, proclamazione con 4 sorprese. I sindaci sono 11

La proclamazione dei 60 consiglieri regala 4 imprevisti cambi tra Sinistra sarda, Idv-Verdi, Udc e Lista Randaccio. Le donne sono 4, i sindaci 10, i riconfermati 21.

La proclamazione dei 60 nuovi consiglieri regionali (ECCO TUTTI I NOMI) riserva quattro imprevisti ingressi nell’Aula di via Roma, a cui corrispondono altrettante clamorose esclusioni dopo aver cullato per 24 giorni il sogno di avercela fatta. Rispetto alla lista degli onorevoli che si era diffusa sino a stamattina, cambia un eletto a testa per Sinistra sarda, Idv-Verdi, Udc e Lista Randaccio. Poi: le donne sono 4, i sindaci 11.

Le prime due novità sono in maggioranza: nella Sinistra sarda, cioè il cartello elettorale formato da Rifondazione e Comunisti italiani, è fuori Giommaria Deriu, assessore agli Affari generali nella provincia di Sassari. Al suo posto entra Fabrizio Anedda, eletto nel collegio di Cagliari. Confermato invece Alessandro Unali a Sassari.

Cambio anche nella lista Idv-Verdi: sembrava che la poltrona di onorevole dovesse andare all’ambientalista sassarese Francesco Paolo Dore. Invece, nello stesso collegio del Nord ovest Sardegna, col riconteggio delle schede ha prevalso l’assessore comunale dipietrista Michele Azara. Il quale, peraltro, ha perso il posto in Giunta, visto che il neoconsigliere Gianfranco Ganau si è dimesso da sindaco proprio dopo l’elezione in Regione (è stato il più votato con oltre 10mila preferenze).

In quota Udc è fuori Gian Filippo Sechi, e la sorpresa arriva ancora da Sassari: l‘eletto è Peppino Pinna. Infine: nella Lista Randaccio, ovvero, i zonafranchisti alleati con Cappellacci, l’ha spuntata Modesto Fenu anziché Luca Sanna.

Confermate le 4 donne: per il Pd Rossella Pinna, sindaco di Guspini, e la nuorese Daniela Forma che nel capoluogo barbaricino è presidente del Consiglio provinciale. Sempre in maggioranza ce l’ha fatta l’avvocatessa di Cagliari Anna Maria Busia, candidata col Centro Democratico. Nel centrodestra l’unica donna è l’ormai ex assessore alla Programmazione (e prima all’Industria), Alessandra Zedda, la più votata non solo di Forza Italia ma dell’intera coalizione.

I sindaci eletti sono 11: oltre il dimissionario Ganau e la Pinna, ecco Valter Piscedda (Pd, Elmas), Giuseppe Meloni (Pd, Loiri Porto San Paolo), Sandro Collu (Pd, Sanluri), Pietro Cocco (Pd, Gonnesa), Eugenio Lai (Sel, Escolca), Roberto Desini (Centro Democratico, Sennori), Giuseppe Fasolino (FI, Golfo Aranci), Angelo Carta (Psd’Az, Dorgali) e Gianni Tatti (Udc, Ruinas). Ma sindaci lo sono stati anche Gigi Ruggeri (Pd, Quartu), e Marco Tedde (Fi, Alghero).

Le riconferme rispetto alla precedente legislatura sono 21: col centrosinistra tornano in Aula i Pd Cesare Moriconi, Lorenzo Cozzolino, Gavino Manca, Luigi Lotto, Antonio Solinas e Franco Sabatini, più Efisio Arbau (La Base). In Forza Italia, oltre Cappellacci e la Zedda, ecco Edoardo Tocco, Alberto Randazzo, Antonello Peru, Oscar Cherchi e Pietro Pittalis. Nell’Udc Giorgio Oppi. Col Psd’Az Christian Solinas, Angelo Carta (sebbene fosse assessore tecnico). I Riformatori eletti sono tutti uscenti: Michele Cossa, Attilio Dedoni e l’ex del Turismo Luigi Crisponi (anche lui entrato in Giunta come tecnico). Torna in Aula pure Mariolino Floris (Uds).

Quanto ai partiti, il Pd è davanti a tutti con 18 scranni. Seguono Forza Italia a 10, Sel e Udc a 4, tre a testa per Riformatori e Psd’Az. Due consiglieri li hanno piazzati il Partito dei Sardi, RossoMori, Centro Democratico e Sinistra sarda. A quota uno ecco Upc, Psi, Idv-verdi, iRs, La Base e Lista Randaccio.

Alessandra Carta

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