Produzioni patinate, video caserecci.E anche gallina Rosita e Banderas: ecco gli spot per le elezioni regionali

Dentro una campagna elettorale senza esclusione di colpi non potevamo certo privarci dei contributi video: dopo una profusione di profili nuovi di zecca sui social network, i santini elettorali da collezione kitch, dopo mele, saponette, bustine di zucchero con le immagini dei candidati ecco che il web viene invaso dagli spot elettorali.

Una produzione che non ha limiti e passa dai prodotti professionali ai filmati casalinghi, dalle sceneggiature più elaborate alle battute semplici semplici. C’è chi si può permettere una troupe di registi e tecnici e chi invece sceglie il prodotto casereccio con i programmi basic di video editor. Vale tutto per il web, basta che sia cliccabile e condivisibile.

PATINATI: Al top tra le migliori produzioni della campagna elettorale il video di Ugo Cappellacci: colori sobri e luminosi, slogan rassicuranti (“Siamo la Sardegna del coraggio”), un mix perfetto di immagini positive e sardità concentrato in 51 secondi: gli aquiloni, la massaia che fa il pane, i bronzetti, sa limba, l’immigrato di colore in vigna, i minatori, c’è persino il momento gioviale del cumbireddu tra amici. In coda lui, gessato chiassosissimo e skyline cagliaritano sullo sfondo, che proclama: “Siamo qui, ora”.

SPERANZE: Una finestra che illumina una stanza buia: con questa metafora si apre lo spot brevissimo del candidato presidente Francesco Pigliaru. Bambini, studenti, disoccupati, trasporti, anziani, in chiusura un aereoplanino di carta che spicca il volo. Produzione semplice, pianoforte di sottofondo, linguaggio breve ma efficace.

GIORNALISMO: Zero sceneggiature per Mauro Pili, candidato presidente: il suo spot è una sorta di servizio giornalistico in cui racconta il suo piano per l’occupazione in due minuti. Sullo sfondo due schermi con i simboli delle liste che lo accompagnano. E’ un Mauro Pili d’assalto con abito scuro, toni severi e rigorosi, richiamo alla rivoluzione politica, culturale ed etica.

SPORTIVI: Una corsetta in giro per l’isola, partenza da San Gregorio, percorso tra chiese, coste, piazze e nuraghi è la metafora del traguardo per Michela Murgia e la sua coalizione Sardegna Possibile. Spot semplice e curato nei minimi dettagli dalla sceneggiatura alle musiche, il corridore approda in piazza del Carmine in mezzo a una folla in festa.

SARDEGNA: Non ha dubbi sull’argomento che gli sta maggiormente a cuore Gianfranco Cau, per Indipendentisti liberi: il suo slogan è “la Sardegna, la Sardegna, la Sardegna, la Sardegna, la Sardegna…”. Quattro minuti per parlare di moneta complementare sarda, studio della cultura sarda, flotta sarda, aerei sardi, zona franca, e allo stesso tempo internazionalizzazione della Sardegna. La colonna sonora dello spot? Musica sarda.

APOCALITTICOAntonio Cardin per il Psd’Az ha scelto una musica dai toni apocalittici. Un po’ confuso negli slogan che appaiono sul video: “Penso che per prendere ordini dalla Germania basta un registratore”. Tornano anche qui come un mantra le parole Zona Franca e Indipendenza della Sardegna, torna anche la citazione più abusata nella storia delle elezioni italiane: “Vota Antonio, Vota Antonio”

TECNOLOGICOAntonello Peru, quello dello slogan “preferisco Peru”, si mostra nelle vesti di candidato 2.0: un programma elettorale accompagnato dai messaggi che lui stesso lancia sullo schermo cliccando sulle icone delle app.

CASERECCI: Giuseppe Marigosu, candidato con Progres: foto un po’ sfocate e colonna sonora dei Queen, Marigosu sfoggia una maglietta che recita “Sardegna is my nation”.
Sempre per la serie self-made, Ignazio Perra lancia uno spot che in poche ore è diventato il vero tormentone della campagna elettorale isolana: è una sequenza di immagini che lo ritraggono in prima linea nelle battaglie di Mauro Pili, le foto sfumano, si sovrappongono, scorrono con tutti gli effetti visivi possibili in un programma di video-editing. Ma il vero cavallo di battaglia è la colonna sonora, stonata come poche. E meno male che Ignazio Perra nel suo curriculum ricorda di essere musicista e professore di musica. Subito arrivano i remix: Andrea Pirax lo propone in un featuring con Missy Elliot, mentre Sensational Gianni propone una incredibile versione “Vultus” con robot anni ’80.

AL BAR: Come non ricordare Tonino, improbabile barista dietro il bancone di un bar mentre due avventori discutono di politica davanti a un caffè? Antonio Di Pietro compare come testimonial a sostegno dell’Italia dei Valori, in forza alla candidatura di Francesco Pigliaru.

ANTONIO BANDERAS: Ebbene si, abbiamo anche i divi del cinema nela campagna elettorale sarda: Banderas è il testimonial, se pure inconsapevole, per il Partito dei Sardi e il candidato Luca Sarriu. Il bell’Antonio insegue la gallina Rosita invaghita del galletto-Cappellacci e la ammonisce: “Si vede che non era quello giusto, non accontentarti di un galletto qualunque”. E Rosita risponde: “Allora io voto Luca Sarriu”. Tutto vero.

Francesca Mulas

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share