Covid-9, Solinas sulle seconde case: “Manutenzione ok, ma non per dormire”

Le seconde case della Sardegna possono essere riaperte. Tutte. Al mare e in montagna. Ma solo “se si devono realizzare lavori di manutenzione, per controllo o ripristino dei luoghi”. Per dormire, invece, “bisogna tornare nel proprio abituale domicilio”. Lo ha annunciato Christian Solinas questa sera, nel corso della diretta Facebook dedicata ad approfondire l’ordinanza con la quale l’Isola si adegua al decreto del premier Conte in vigore da lunedì 4 giugno.

Nelle seconde case, sempre stando alle disposizioni anticipate dal governatore, “posso recarsi anche le famiglie, ma solo quelle conviventi, perché se si abita sotto lo stesso tetto nella residenza abituale, non c’è motivo per cui non ci si sposti tutti insieme verso le proprietà al mare o in montagna”. Insomma, niente vacanze anticipate e nemmeno week-end lunghi. Anche perché le spiagge restano chiuse, a differenza dei centri commerciali che invece riaprono anche la domenica.

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Le posizioni di Solinas sono in linea con le indicazioni di massima che l’altro giorno ha dato anche Stefano Vella, il virologo e infettivologo che in Sardegna guida il Comitato scientifico scelto dalla Regione come consulente sanitario. Vella, durante una videoconferenza organizzata dal ‘Centro studi giornalismo e comunicazione’, aveva detto che “non c’è alcun problema ad anticipare di qualche giorno la riapertura delle attività produttive”, ma per un altro verso si era registrata la frenata netta del professore sul fronte dell’industria vacanziera. Vella si è detto “molto preoccupato per un eventuale arrivo in massa dei turisti“, come nella strategia di Solinas, sebbene condizionata al possesso del passaporto sanitario.

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In quest’ottica della riapertura anticipata di alcune attività, nell’ordinanza di Solinas è previsto che “quelle legate ai servizi alla persona possono aprire dall’11 maggio“, a patto che nei rispettivi Comuni “l’indice di contagio (Rt) sia inferiore allo 0,5”. I dati dell’Rt nei 377 centri dell’Isola verranno diffusi “dall’assessorato alla Sanità a partire dal giorno 8 maggio – ha precisato il governatore – e sarà i sindaci a verificare il rispetto dei parametri”. In caso contrario le fasce tricolori dovranno emettere un’ordinanza per chiudere nuovamente le attività di cui è stato anticipato il riavvio. (al. car.)

 

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