Alla fine in Sardegna è successo quello che si temeva: la registrazione sul sito della Regione, come voluto dal presidente Christian Solinas, si è rivelata inutile. Non ci voleva molto a capirlo, ma adesso che Roma ipotizza una qualche forma di chiusura per contenere i contagi nei luoghi di vacanza, i nodi vengono al pettine.
Nella registrazione, che include il ‘Beni benius‘ di Solinas, ovvero il benvenuto, ogni persona che arriva deve dichiarare che sta bene. E considerando che sono soprattutto gli asintomatici a trasmettere il virus, diventa evidente la ragione per la quale la scelta del presidente non solo era debolissima dall’inizio, ma alla lunga non poteva funzionare, come effettivamente sta succedendo.
Da quando il Corriere.it ha rilanciato la notizia che il Governo ha pensando per la Sardegna una qualche forma di chiusura, fioccano i commenti politici. Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, se la prende proprio col quotidiano di Milano che “ci accusa di essere noi gli untori, quando invece per mesi abbiamo cercato di difendere e proteggere la nostra Isola e la nostra economia”. Una posizione simile viene espressa dall’assessore alla Sanitò, Mario Nieddu, anche lui leghista: “È incomprensibile e inaccettabile che qualcuno, intervenendo sui recenti contagi che si sono verificati nel nostro territorio, continui con insistenza a puntare il dito contro la nostra Isola. Non accettiamo di essere bollati come untori e di doverne pagare ingiustamente il prezzo anche a livello di immagine”.
Solinas, sentito proprio dal Corriere, non è entrato nel merito delle scelte prese nei mesi scorsi. Si è limitato a dire che “in Sardegna non abbiamo mai avuto una circolazione virale autoctona“. In queste ore non si possono non ricordare le parole del virologo Stefano Vella, uno degli esperti che fanno parte del Comitato scientifico regionale. Già a fine aprile vella aveva ammonito Solinas sui rischi che si correvano nell’aprire la Sardegna ai turisti senza regole (leggi qui). In ogni caso: non più tardi di avant’ieri Solinas ha detto che gli untori in Sardegna erano i migranti.