Contributi a fondo perduto e sgravi fiscali del 40%: ricetta per ripopolare i piccoli Comuni

Contributi a fondo perduto tra i 15mila e i 20mila euro e sgravi fiscali del 40 per cento. Sono queste le due misure con le quali la Giunta intende ripopolare i Comuni sotto i tremila abitanti. In totale contro la fuga dei centri più piccoli la Regione ha investito complessivamente 360 milioni di euro divisi in tre azioni: bonus nascita, mutui prima casa e appunto le agevolazioni per le attività produttive che chiudono il piano operativo contro lo spopolamento.

“Per la prima volta la Sardegna – dice il presidente Christian Solinas – ha potuto beneficiare di risorse vere e certe per contenere e contrastare il fenomeno incentivando da un lato i residenti a non abbandonare il loro territorio e dall’altro rilanciando l’economia e accrescendo l’attrattività dei territori per richiamare nuovi residenti. La misura – ha proseguito il governatore – è tesa a supportare lo sviluppo imprenditoriale nei piccoli Comuni e rientra nella pluralità degli interventi a cui abbiamo dato corso con decisione e fermezza. Con l’ultimo bando in pubblicazione possiamo dire di aver chiuso il cerchio e avviato tutte e tre le misure in favore della rinascita dei territori”.

La norma prevede la concessione di un contributo minimo di 15mila euro per l’apertura di nuove attività nei centri a rischio spopolamento. Il finanziamento sale a 20mila euro se si crea anche nuova occupazione. “A questa misura, a partire dal 2023 si aggancia quella di accompagnamento delle imprese che prevede, dall’anno in corso, un contributo nella forma del credito d’imposta fino al 40 per cento“, spiegano ancora dalla Regione.

Così l’assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino: “Diamo alle famiglie e alle imprese la possibilità di vivere appieno quelle realtà territoriali che, a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’esodo giovanile, rischiano di morire. La Regione – prosegue l’esponente della Giunta – esprime la massima vicinanza ai territori e il pieno sostegno alle comunità. Ci eravamo dati un obiettivo ambizioso da raggiungere: studiare e poi dare gambe a nuove formule incentivanti per far rinascere i piccoli Comuni. Oggi, con questo ultimo e atteso step – possiamo dire di aver chiuso un cerchio che nella lotta allo spopolamento ci vede protagonisti a livello nazionale, una best practice riconosciuta anche a livello internazionale”.

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