Consigliere regionale e insieme sindaco: voto bipartisan in Aula. Sono salvi in 8

Fare il consigliere regionale e insieme il sindaco (di un Comune sotto i 10mila abitanti,  si può. Lo ha deciso questa mattina l’Aula di via Roma con un voto bipartisan e la sola astensione dei Riformatori. Sono 8 gli onorevoli che in questa legislatura hanno il doppio incarico, e dunque sono ‘salvi’.

La leggina approvata oggi (è di un solo articolo) esclude la Sardegna dall’obbligo di dover adeguarsi al decreto Monti sul taglio della spesa pubblica: questo in virtù dello Statuto speciale che, essendo di rango costituzionale, permette al Consiglio di esercitare la propria autonomia su una norma statale, quindi di rango inferiore. La leggina salva 8 onorevoli, tra cui Giuseppe Fasolino (Forza Italia), riconfermato domenica alla guida del Comune di Golfo Aranci, e Roberto Desini (Centro democratico), primo cittadino a Sennori. I due figurano tra i firmatari della norma approvata dall’Aula.

Contrariato Francesco Agus (Sel), il presidente della commissione Riforme che ha comunque votato a favore. “Chi è il consigliere regionale – ha detto il vendoliano – lo deve fare in maniera esclusiva. Questo significa non fare altre cose, come ad esempio il sindaco, l’avvocato o l’idraulico che sia. Ma si tratta di una valutazione personale. Sotto il profilo strettamente giuridico, la decisione dell’Aula è corretta, rispetta il principio della gerarchia delle fonti, per questo mi sono espresso con un sì”.

Oltre Fasolino e Desini, questi i nomi degli altri 6 consiglieri che possono restare anche in Municipio. Per il Pd, ecco Valter Pischedda (Elmas), Alessandro Collu (Sanluri), Pietro Cocco (Gonnesa) e Giuseppe Meloni (Loiri Porto San Paolo). Poi: Eugenio Lai (Sel, Escolca) e Angelo Carta (Psd’Az, Dorgali).

Intanto sulla norma salva-incarichi, arriva una dura nota di Giovanni Dore, avvocato e consigliere comunale di Cagliari con Sardegna pulita. Dore parla di “un’occasione persa per migliorare il decreto Monti, e questo con la scusa dell’autonomia. Secondo me – si legge ancora – un sindaco, anche di un piccolo paese, deve ricoprire il proprio ruolo istituzionale con indipendenza e senza distrazioni o condizionamenti. Personalmente, ho seri dubbi pure sulla compatibilità, di fatto e non giuridica, tra il ruolo di consigliere comunale e regionale”. Dore, lo scorso febbraio, correva da indipendente nella lista dei RossoMori per un posto nella massima assemblea sarda. E precisa: “Io avevo già preavvisato il primo dei non eletti Idv, Antonio Guerrieri, che mi sarei dimesso, in caso di una mia elezione alla Regione”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share