Diventa sempre meno nebuloso a Olbia lo scenario delle alleanze e delle divisioni in vista delle elezioni amministrative. Il tempo stringe e all’appuntamento di maggio, quando gli olbiesi dovranno scegliere il nuovo governo della città, mancano circa tre mesi. Negli ultimi giorni altri nomi hanno fatto il loro ingresso nell’agone politico: da sinistra a destra, passando per il centro, non si tratta esattamente di novità.
La novità Satta per le primarie. Fra i candidati sindaco per le primarie di coalizione del centrosinistra compare il nome di Antonio Satta, 75 anni, segretario nazionale dell’Unione Popolare Cristiana, dirigente nazionale dell’Anci, e sindaco di Padru, un lungo passato nella politica sotto le insegne dello scudo crociato. “Una decisione – come sottolineato dalla segreteria del partito – scaturita per acclamazione e all’unanimità nel corso della riunione del direttivo del partito”. Satta, che ha condiviso la scelta delle primarie come reale esempio di democrazia partecipata, si è riservato di sciogliere la riserva sulla sua designazione nei prossimi giorni.
La novità delle amministrative 2016 arriva, tuttavia, proprio dal centrosinistra e dal Pd che, salvo colpi di scena, riuscirà a presentarsi unito alle elezioni. Le due anime del partito democratico gallurese, rappresentate da Gianpiero Scanu da una parte e da Nardino Degortes dall’altra, hanno saggiamente messo da parte i vecchi rancori con lo scopo di ricompattare la squadra in vista della battaglia per la conquista di Olbia.
Il centrosinistra. Lunedì alle 18 nella sede del Partito Democratico a Olbia è stata convocata la prima riunione per la costruzione di una nuova coalizione civica.L’appuntamento è stato fissato da una commissione ad hoc incaricata di cercare un candidato condiviso. In caso contrario, si terranno le primarie di coalizione, alle quali ha già annunciato la propria partecipazione l’imprenditore della nautica, Renato Azara, espresso dal Partito dei sardi di Maninchedda. Il Pd schiererebbe Carlo Careddu , Gianni Ricciu, Rino Piccinnu e Ivana Russu. Non viene del tutto esclusa la possibilità che alle primarie di coalizione partecipi anche il giovane penalista olbiese Jacopo Merlini,candidato della lista Civicamente molto gradito a Gianpiero Scanu e ai vertici romani del Pd. In caso di primarie la consultazione si dovrà tenere entro il 15 marzo.
Il centrodestra. Nel centrodestra è netta invece la spaccatura creatasi in Forza Italia dopo l’annuncio della candidatura del deputato Settimo Nizzi, già sindaco della città per circa dieci anni. Decisione, seguita a un sondaggio, che ha causato l’allontanamento di un gruppo di cinque consiglieri comunali di peso, capitanati da Marco Piro, figlio dell’ex presidente della Autorità portuale, Paolo. La candidatura di Nizzi è ufficialmente sostenuta dal coordinatore regionale di Fi Ugo Cappellacci e da quello provinciale, Giuseppe Fasolino. Con Forza Italia correrà il partito del leader della Lega Nord “Noi con Salvini”. I cinque dissidenti del partito di Berlusconi che hanno dato vita a Forza Olbia sosterranno invece la candidatura di Vanni Sanna, attuale presidente del consiglio comunale che ha appena ufficializzato il suo impegno a guidare la coalizione di centro destra. Oltre agli ex di Forza Italia , finora all’opposizione, faranno parte della coalizione tre liste civiche direttamente collegate a Sanna. Fratelli d’Italia ha ufficializzato il suo sostegno alla coalizione capeggiata da Vanni Sanna. Per il momento resta indecisa L’Altra Olbia, il movimento guidato da Marco Balata, che si esprimerà a breve su eventuali alleanze .
La scommessa 5 Stelle. C’è grande attenzione e curiosità sul debutto alle amministrative del M5S, che alle Europee del 2014 è stato il partito più votato a Olbia con il 31,1% dei consensi. Candidati e programmi sono ancora rigorosamente top secret. La lista dei 28 aspiranti amministratori di Olbia, il nome del candidato sindaco così come il programma, devono prima passare l’esame dello staff nazionale dei pentastellati che analizzerà l’effettiva purezza di ciascun nome. Ogni candidato non deve avere carichi pendenti nel casellario giudiziario e non deve aver partecipato alle precedenti elezioni. Una regola ferrea a garanzia dell’ingresso in politica di volti e pensieri nuovi. Il Meet up di Olbia non può confermare né smentire ma sembra ormai certa la candidatura a sindaco della commercialista Maria Teresa Piccinnu, 50 anni e una vita professionale divisa fra Olbia e Bologna. Nel suo curriculum Maria Teresa Piccinnu vanta, fra le altre cose, due sonore batoste assestate ad Equitalia. C’è dunque da scommettere che uno dei principali punti del programma per Olbia sarà proprio la battaglia per la chiusura dell’odiato ente di riscossione, almeno per quanto riguarda le imposte comunali .
Il peso del passato. Il passato pesa sulle prossime elezioni. Un passato recente segnato dalla tragedia dell’alluvione del 18 novembre 2013 che ha cambiato la storia e la vita di Olbia. Il passato remoto di una crescita edilizia sconsiderata che ha come padri molti rappresentanti di quella classe politica che ha governato per oltre 30 anni e che tengono ancora in mano i fili della città. Colpe e responsabilità, reali o supposte, conteranno. Ma ci sarà anche la crisi economica che piega Olbia da anni, la contestata abolizione della Provincia, l’eterno cagliaricentrismo e tanto altro. Infine le speranze che risiedono negli investimenti del Qatar: dal Mater Olbia a Meridiana le promesse rischiano di essere più delle premesse.
Costanza Bonacossa