Comunali, Massidda lancia il programma “Obiettivo lavoro”. Undici le liste civiche

“Questo è un polo civico, identitario, sardista, inclusivo e aperto a liste civiche. Siamo contro la partitocrazia, non contro i partiti, ma abbiamo chiesto di rinunciare ai simboli perché i cittadini non vogliono più sentir parlare di centrodestra e centrosinistra”. Ha esordito così, presentato dall’attore Lorenzo Flaherty (“Oggi mi sento molto cagliaritano”), il candidato sindaco Piergiorgio Massidda che stamattina al Palacongressi della Fiera di Cagliari, ha presentato linee programmatiche e liste davanti a una platea di un migliaio di persone.

Undici liste civiche: Anno Zero, Fortza Paris, L’Unicità, Giovani al centro, Demodiretta, Cagliari al centro, Cagliari unica, Io amo Cagliari, Nessun dorma, Liberali e Massima sindaco. Una dodicesima sarà presentata nei prossimi giorni. Condizione sine qua non per farne parte è “la fedina penale pulita”.

L’ex parlamentare di Fi e Pdl, ed ex presidente dell’Autorità portuale di Cagliari, ha raccontato la sua “rivoluzione” per la città, tutta incentrata sul lavoro. “Un programma rivoluzionario per il semplice fatto che lo attueremo”, ha detto Massidda. Sette punti: il porto, “una grande opportunità per creare centinaia di posti di lavoro grazie alla possibilità di una zona franca doganale, alla cantieristica navale e alla funzione di Hub – porto imbarco crociere”; il lavoro che arriva dall’Europa con “un piano strategico per Cagliari 2050 e il progetto della Smart City-città intelligente; i nuovi turismi “dobbiamo allargare la stagione turistica, valorizzare altre forme di turismo (dell’ambiente, senior, itinerari religiosi), e far sì che Cagliari diventi una destinazione”; la cultura, “L’università deve fare un salto di qualità e bisogna riportare i giovani che vanno via dalla città”; le imprese, “favorendo una forte collaborazione in piena trasparenza con la pubblica amministrazione”; il commercio e l’artigianato, “Siamo una città che ha sempre vissuto di commercio, oggi le opere pubbliche mettono in ginocchio le attività che in certi casi son costrette a chiudere. Dobbiamo rivitalizzare quartieri abbandonati dai commercianti”. Infine, il rilancio della leadership digitale attraverso lo “sviluppo di un polo tecnologico e delle infrastrutture”.

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