Sardigna natzione indipendentzia (Sni) non parteciperà alle primarie organizzate dal Partito dei sardi per il 16 dicembre prossimo. Lo fa sapere il segretario Bustianu Cumpostu spiegando che “sono primarie nazionali italiane, aperte, in candidatura e voto, a creature politiche esogene”, quindi “nulla hanno a che vedere con la cultura politica della nazione sarda”. Cumpostu ricorda che “Sni è una delle sigle di Autodeterminatzione, l’unica domo comuna che si propone come creatura politica e sociale della nazione sarda”.
Secondo Cumpostu, sbaglia il presidente del Pds, Franciscu Sedda, quando dice che “la nazione sarda non esiste e
esiste solo nella fantasia di alcuni indipendentisti che attendono si manifesti”. Il leader di Sni dice “Questi indipendentisti del Pds che prima hanno proposto una Costituzione per il futuro stato sardo, adesso ci dicono che non c’è neanche la nazione”. Ebbene, incalza Cumpostu, “noi diciamo che lo stato di nazione di un popolo è un bene indisponibile, nessuna generazione può contrattarla e tantomeno un partito politico: la nazione sarda non ha bisogno di novelli costruttori, è una nazione storica e non di volontà”.
Sedda replica a stretto giro. “La nazione sarda esiste nella storia – ribatte -: io voglio che esista anche nel presente e nel futuro, e purtroppo non basta che me lo dica allo specchio. Lo devo far dire ai sardi che si sentono e si vogliono nazione”. Questo perché, spiega il presidente del Pds, “se lo diciamo in tanti diventa un fatto collettivo, coscienza vissuta, mandato di governo, un passo che ci avvicina davvero all’indipendenza e fa parlare di noi nel mondo”. Interviene anche il capogruppo Pds in Consiglio regionale, Gianfranco Congiu. “Chi propugna teorie sulla titolarità del sentimento nazionale solo in capo a determinati soggetti o a determinate sigle partitiche – attacca – alimenta solo frammentazione, ghettizzazione, isolamento. Un sentimento non si imbriglia, non si comprime, non si limita, ma lo si pratica incondizionatamente”.
