Chimica verde, Pigliaru: “Il progetto a Porto Torres va avanti”

La chimica verde a Porto Torres va avanti. Dopo un lungo periodo in cui tutto sembrava perduto e dopo oltre un anno di incertezza sulle decisioni di Eni, oggi possiamo dire che la prospettiva è radicalmente cambiata”. Il governatore Francesco Pigliaru rilancia il confronto con Eni in occasione della riunione con le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl regionali e territoriali e le assessore del Lavoro Virginia Mura, dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’Ambiente Donatella Spano. La fase tre del progetto comprenderà l’ampliamento e il completamento degli impianti di Porto Torres per realizzare prodotti innovativi. Il presidente, che ha ricordato come l’Ad di Eni abbia ribadito l’impegno su Porto Torres anche a margine del G7 Ambiente di Bologna, ha proseguito rimarcando la necessità “di non perdere il ritmo. Dobbiamo raggiungere molto velocemente il risultato atteso, e vogliamo farlo entro luglio – ha chiarito – Il prossimo passaggio è un accordo di programma quadro vincolante per tutti, che metta giù con chiarezza cifre, impegni e investimenti per il rilancio del protocollo del 2011 e soprattutto che lo renda molto più concreto in termini di risorse e di tempi”.

Durante l’incontro il governatore ha riassunto “il lungo e faticoso lavoro fatto dalla Regione” sulla chimica verde a Porto Torres. “Abbiamo affrontato una situazione difficile e portato avanti la partita ai tavoli senza clamore – ha spiegato – ma anche senza cedere di un centimetro le posizioni che avevamo concordato. E abbiamo tenuto la barra dritta senza accettare che il metano diventasse un’alternativa. La nostra posizione è che vogliamo sia il metano, secondo quanto concordato nel Patto con il Governo, che lo sviluppo della chimica verde: siamo convinti che sia una scommessa di grande rilievo strategico non solo per Porto Torres e per la Sardegna, ma per tutta l’Italia. Finalmente da Governo e da Eni abbiamo ottenuto un importante cambiamento del punto di vista – ha ribadito Pigliaru – nessun abbandono del progetto ma, al contrario, il rilancio e il mantenimento degli impegni definiti dal protocollo del 2011”.

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