Centrosinistra e Udc chiedono l’azzeramento del cda del Crs4. Diana (Pd): “Lo state distruggendo”

Il consiglio di amministrazione del Crs4 deve essere azzerato. Lo chiedono, con due distinte mozioni, il centrosinistra – primo firmatario Giampaolo Diana, Pd – e il gruppo Udc-Fli – primo firmatario Giulio Steri. Diana ha puntato il dito contro l’atteggiamento della Giunta regionale, in vista del progetto di trasformazione del CRS4 in Fondazione. “Sardegna ricerche – ha detto il capogruppo dei democratici – sta diventando il becchino del Crs4, che è agonizzante: lo state distruggendo non avendo neppure un minimo di rispetto delle relazioni sindacali. Occorre azzerare il Cda nelle more sella creazione della Fondazione, perché è vergognoso che il Cda stesso sia il comitato di controllo di Sardegna Ricerche”.

Steri ha sottolineato che bisogna intervenire accelerando il processo di trasformazione in Fondazione anche sulla base dell’esito dei referendum anticasta sull’azzeramento dei Cda. In Aula si è assistito anche ad uno scontro verbale tra Chicco Porcu (Pd) e Attilio Dedoni (Riformatori) tanto da costringere il vice presidente del Consiglio, Mario Bruno, a sospendere la seduta per qualche minuti. Alla ripresa dei lavori, è intervenuto il leader dell’Udc, Giorgio Oppi. Occorre dire “basta a soluzioni di emergenza – ha chiarito – Serve trasparenza e non nomine che hanno prodotto risultati scarsi sul fronte ricerca e innovazione”. Per il capogruppo del Pdl, Pietro Pittalis, “c’e la necessità che questo ente continui a svolgere la sua funzione e siccome c’è stato un referendum per asciugare certi organi, siamo d’accordo perché venga azzerato il Cda e si proceda ad una nomina che tenga conto delle nuove direttive emanate con una delibera di Giunta”.

La Giunta regionale non ha in mente “nessun trasferimento del Crs4, magari è interessato alla cosa qualche giornalista per avere visibilità”. Lo ha precisato l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, durante la discussione in Aula. “Spaventano le voci preoccupanti del trasferimento del centro a Cagliari e accolgo con favore la smentita dell’assessore, anche se spero non venga mai smentita a sua volta”, ha sottolineato il capogruppo del Pd Giampaolo Diana. All’attacco della Giunta il collega di partito Gian Valerio Sanna (Pd), secondo il quale gli ultimi atti dell’esecutivo indicano proprio un imminente trasloco del Crs4 a Cagliari. Sul ruolo del Centro ricerche, l’assessore Zedda ha annunciato che “rientrerà in una revisione generale sulla base della razionalizzazione delle spese della pubblica amministrazione. La Giunta – ha spiegato – è disponibile da subito e la stessa Finanziaria 2013 conterrà indirizzi in tal senso. Piuttosto manca una valutazione della ricerca svolta da questi centri”. L’inserimento di queste norme nella Manovra di Bilancio è stata criticata dall’Udc con il capogruppo Giulio Steri, che ha parlato di “norme intruse”. Al termine della discussione la mozione del centrosinistra è stata bocciata con 31 voti contrari, 29 favorevoli e tre astenuti, mentre l’Udc ha ritirato la propria mozione e presentato un ordine del giorno, poi approvato dal Consiglio, per il rilancio del Crs4 “con figure di alto profilo che approvino un piano di azione”, procedendo nel contempo ad una rivisitazione contestuale di tutte le società controllate dalla Regione.

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