Cappellacci corteggia i cacciatori: “Riforma legge tra i primi atti del mio secondo mandato”

Il presidente uscente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, rivolge da Facebook un appello ai cacciatori sardi e prende l’impegno “di approvare, in avvio di Legislatura, la legge di riforma, tra i primi atti del mio secondo mandato”. “All’inizio della mia campagna elettorale sento il bisogno di rivolgermi con rispetto, affetto e riconoscenza ad una categoria di cittadini sardi nei confronti dei quali ho un debito da onorare: i cacciatori – si legge sul post del candidato del centrodestra -. Purtroppo in questa Legislatura non è stato possibile approvare la norma di riforma della Legge regionale 23, il cui primo firmatario è l’onorevole Ignazio Artizzu, che ringrazio per il suo impegno costante e instancabile in favore della caccia. Una legge già approvata dalla Commissione competente, e che è in grado di fornire una risposta adeguata alle giuste istanze e aspirazioni del mondo venatorio sardo”. “Riconosco alla Caccia un grande valore non solo sportivo, ma anche culturale, sociale ed economico – conclude il presidente uscente – la caccia è, indubbiamente, una delle componenti di cultura e tradizione che arricchiscono la nostra sardità”.

L’appello di Cappellacci ai cacciatori non è piaciuto agli animalisti: “E’ vergognoso vedere cosa non si fa, con elezioni in vista, per avere i voti di quella minoranza di cittadini dediti alla pratica dell’ uccisione di altri esseri viventi per diletto chiamata ‘caccia’ – denuncia Roberto Corona, rappresentante di LAV Cagliari – Cultura della violenza e della sopraffazione che per semplice svago distrugge l’ecosistema, produce la morte ed il ferimento di cento milioni di animali ogni anno e decine e decine di morti e feriti accidentali fra gli uomini. Eppure solo l’1% della popolazione pratica la caccia e il 70% e’ contrario”. E si rivolgono direttamente a Cappellacci: “Governatore, i cittadini sardi ed i turisti amano andare per boschi godendosi la bellezza della flora e della fauna selvatica senza rischiare di finire impallinati. Non amano la caccia. Gli animali massacrati, cuccioli e adulti feriti che spesso muoiono dopo lunghe sofferenze, non amano la caccia. Basta con le doppiette e i pallettoni, difendiamo la natura. Valorizziamo l’ambiente e creiamo lavoro”.

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