Il linguaggio giuridico non lascia spazio a fraintendimenti. I giudici della quinta sezione del Consiglio di Stato hanno respinto con fermezza l’istanza presentata dai quattro consiglieri Efisio Arbau, Michele Azara, Gavino Sale e Modesto Fenu contro la sentenza pronunciata dallo stesso Consiglio di Stato il 21 luglio scorso che li aveva dichiarati decaduti dall’Assemblea legislativa. Tali istanze – si legge nell’ordinanza (qui il testo completo) – non possono essere accolte poiché possono essere ammesse soltanto in una condizione di eccezionalità e di urgenza: condizione che i giudici non hanno riscontrato nello specifico del procedimento.
La sentenza chiarisce in particolare il nodo del possibile caos istituzionale causato dalla sostituzione dei quattro consiglieri. “Contrariamente a quanto prospettato dagli stessi ricorrenti – dice l’ordinanza – non si configura alcun ostacolo all’ordinato funzionamento del Consiglio regionale della Sardegna, che può senza indugio ricomporre il proprio plenum alla luce delle indicazioni recate dalla sentenza”.
Prosegue l’ordinanza: “Risulta, del resto, che la Giunta consiliare per le elezioni nella seduta del 29 luglio scorso ha già individuato il candidato da nominare consigliere regionale in aggiunta agli originari tre ricorrenti”. Di conseguenza, per i giudici di Roma, non esiste alcun problema nella procedura di sostituzione: le porte del Consiglio si possono aprire ai nuovi onorevoli Antonio Gaia (Upc), Pierfranco Zanchetta (Upc), Gianfranco Congiu (Partito dei Sardi) e Gianni Lampis (Fratelli d’Italia).
Michele Spanu