Tra le liste certificate dallo staff nazionale del Movimento Cinque Stelle è scomparsa quella di Cagliari con Alessandro Murenu candidato sindaco. Con questa situazione nel capoluogo resterebbero in piedi solo le candidature di Francesca Ghirra per il centrosinistra e di Paolo Truzzu per il centrodestra. Nelle scorse ore il cardiochirurgo scelto dai vertici M5s è stato travolto dalle polemiche perché sono emerse alcune sue vecchie dichiarazioni contro i diritti civili delle donne e degli omosessuali. La sua reazione è stata quella di negare tutto e cancellare il suo profilo da Facebook parlando di “macchina del fango” e “frasi decontestualizzate”.
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Lo tsunami pentastellato stavolta è andato controcorrente e dal Golfo degli Angeli è tornato verso il capo politico Luigi di Maio e il suo staff. A 24 ore di distanza dall’annuncio dei cinque candidati sindaco del Movimento in Sardegna, sono scoppiate le polemiche sul nome imposto dall’alto e non è bastato far sparire il suo profilo social: è stata cancellata la lista per le Comunali del 16 giugno.
Gli aspiranti sindaci del Movimento avevano caricato sulla piattaforma le proprie liste con tutti i candidati e martedì era arrivato il verdetto: Murenu a Cagliari e confermati i nomi per Sassari, Alghero, Monserrato e Sinnai.
La scelta del cardiochirurgo del Brotzu – che alle selezioni per le candidature al Consiglio regionale aveva raccolto 18 preferenze – è stata l’ultimo tentativo di una fazione del Movimento di opporsi alla candidatura di Pino Calledda. L’ex consigliere comunale da tempo aveva dato la sua disponibilità, ma non era ben visto da chi gestisce il partito in città (come la deputata Emanuela Corda e la consigliera regionale Carla Cuccu).
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Tanti i nomi circolati negli ultimi mesi, dall’ex Idv Giovanni Dore al candidato per le Suppletive Luca Caschili fino all’algherese Marina Rita Monagheddu, poi è arrivato il nome di Alessandro Murenu e lo staff – seguendo il nuovo corso ‘centralizzato’ del Movimento – ha dato il via libera senza dare agli iscritti la possibilità di scegliere.
A Cagliari città il Movimento non ha mai sfondato e le aspettative per questa tornata elettorale non erano altissime, ma questo pasticcio potrebbe risolvere il problema alla radice evitando basse percentuali grazie alla possibile assenza del Movimento Cinque Stelle alle Comunali. Così come era già capitato per le Regionali del 2014, quando le guerra tra bande M5s nell’Isola aveva portato Beppe Grillo a non concedere il simbolo a nessuna delle due fazioni.
Marcello Zasso
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