Cagliari, M5s senza candidato sindaco: troppe divisioni, si pensa a un’algherese

Tra una settimana dovranno essere presentate le liste per le Amministrative del 16 giugno, ma il Movimento cinque stelle non ha ancora trovato un candidato sindaco per Cagliari. A poche ore dalla decisione finale resta in piedi la candidatura del consigliere comunale uscente Pino Calledda e prende piede quella dell’algherese Marina Rita Monagheddu, dirigente dell’assessorato regionale al Lavoro che l’anno scorso aveva partecipato alle Regionarie arrivando terza con 285 voti. Un altro nome tra i papabili è quello del medico cagliaritano Alessandro Murenu, che alle Regionarie aveva incassato 18 preferenze. Tra i possibili candidati c’erano anche Luca Caschili e Fabrizio Murgia, ma il candidato alle Suppletive è rimasto in disparte e Murgia ha annunciato la sua uscita di scena.

Restano in gioco due squadre con due candidati (uno certo e uno da definire), uno schema che si ripete spesso nell’Isola e che in passato ha già creato problemi al Movimento cinque stelle. I pentastellati non sono mai riusciti a sfondare nel capoluogo e ora devono rincorrere gli avversari che hanno già schierato i titolari. Dopo il timido esordio alle Comunali di Cagliari del 2011, quando Emanuela Corda (poi eletta alla Camera nel 2013) si era fermata al due per cento, nel 2014 le spaccature interne avevano portato Beppe Grillo a stoppare tutto e i grillini non avevano partecipato alle Regionali. Le divisioni sono riemerse in altre Amministrative, come in quelle quartesi e nelle ultime Comunali a Cagliari.

Nel 2016 il Movimento Cinque stelle era arrivato a ridosso del voto per il Comune di Cagliari con due liste e due candidati sindaco, alle Comunarie avevano votato poco più di 200 iscritti e avevano scartato la squadra di Emilio Floris (omonimo del senatore di Forza Italia) puntando sulla lista che aveva Antonietta Martinez come aspirante prima cittadina. Era arrivata la conferma di Massimo Zedda, ma gli oltre settemila voti incassati avevano portato il Movimento sopra il 9 per cento con l’esordio dentro palazzo Bacaredda con la Martinez e Pino Calledda. Ma anche se provenivano dalla stessa lista, durante la legislatura i due si sono spesso trovati su posizioni distinte se non contrapposte. Uno schema che si ripropone anche questa volta con l’astronomo che vorrebbe essere candidato sindaco e la ex capogruppo che è vicina alla “fazione” che sta cercando l’altro nome.

LEGGI ANCHE: M5s, Murgia ritira la sua candidatura: ‘Solo personalismi e poca trasparenza’

Nella stanza dei bottoni M5s si pensa al medico Alessandro Murenu e, per mettere fine alla faida tra gli attivisti cagliaritani, salgono le quotazioni di Marina Rita Monagheddu che, pur essendo algherese, potrebbe candidarsi perché nel regolamento M5s c’è scritto: “Il candidato sindaco, se non residente nel capoluogo, deve comunque avere il domicilio personale o professionale nel capoluogo”. Nelle prossime ore arriveranno le scelte definitive e la votazione sulla piattaforma Rousseau, ma non ci sono grandi aspettative per il risultato di questa tornata elettorale e non è esclusa l’ipotesi clamorosa che venga negata la certificazione della lista: il Movimento potrebbe scegliere di non partecipare alle elezioni per limitare i danni.

Marcello Zasso

 

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