Barracciu: “Orgogliosa del percorso svolto da Cagliari 2019”

“Quest’oggi abbiamo presentato alla Conferenza unificata Stato-Regioni lo schema di decreto voluto dal Ministro Franceschini per il conferimento, ex equo, di Capitale italiana della Cultura 2015 a Cagliari, Siena, Ravenna, Perugia-Assisi e Lecce. Si tratta delle 5 città già candidate a Capitale europea della cultura 2019 e arrivate in finale alle spalle di Matera, città vincitrice. Tale decisione – ha spiegato il Sottosegretario ai beni culturali e al turismo Francesca Barracciu-  nasce in primo luogo per dare seguito alla rigorosa e selettiva  procedura di selezione della Commissione giudicatrice che aveva già identificato queste città come degne candidate per diventare Capitali europee della cultura. In secondo luogo abbiamo voluto premiare il lavoro istruttorio e progettuale di queste città finaliste, anche in considerazione dell’immediata cantierabilità dei progetti che consentirebbe una pronta realizzazione degli interventi che potranno contare sulle risorse stanziate dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, per una cifra complessiva non superiore al milione di euro. Ritengo sia un doveroso riconoscimento a 5 città, differenti per storia e tradizioni che ben rappresentano la varietà culturale che il nostro Paese può offrire al turista straniero. Un’attribuzione “collegiale” che nelle nostre intenzioni vuole anche favorire l’avvio di collaborazioni e partnership tra i soggetti coinvolti, in modo da creare una rete virtuosa capace di moltiplicare le ricadute positive in termini di valorizzazione e promozione del patrimonio e di potenziamento dell’offerta turistica. Un impegno che assume ancora più rilievo alla luce della grande massa di turisti che giungeranno in Italia in occasione di Expo 2015”.

“Da unica rappresentante sarda nel Governo Italiano – ha concluso – sono particolarmente orgogliosa del percorso svolto da Cagliari. Una programmazione multi disciplinare, quella prevista per il 2019, che stimola l’innovazione ed il cambiamento, mettendo in rete esperienze e competenze, in grado di generare occupazione, soprattutto giovanile, anche attraverso la riconversione di scenari post industriali. Una progettualità in grado di avvicinare Cagliari e tutta la Sardegna ai grandi snodi culturali europei, promuovendo tutta la Sardegna come destinazione turistica non solo balneare”.

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