Barracciu: “Possiamo subito appropriarci degli stessi poteri fiscali del Nord”

La Sardegna potrebbe già nel 2014 avere i poteri in materia fiscale delle autonomie speciali del Nord. Anzi, già potrebbe averli se solo la giunta Cappellacci avesse lavorato con questo obiettivo. La legge nazionale che lo consente è, infatti, di quattro anni fa. Lo afferma Francesca Barracciiu, candidata alla carica di governatore per la coalizione di centrosinistra.

“La legge di stabilità’ – ha dichiarato la Barracciu – è  l’occasione imperdibile per inserire e approvare la norma di attuazione della legge 42 sul federalismo fiscale e consentire alla Sardegna di esercitare dal prossimo anno i poteri in materia fiscale che le Autonomie speciali del Nord hanno ottenuto dal 2010. In attuazione della legge sul federalismo fiscale del 2009 infatti e grazie alle Intese tempestivamente concluse con il governo, le Province Autonome di Trento e Bolzano possono ampiamente usare la leva fiscale in funzione di politiche di sviluppo sin dal 2010 e il Friuli Venezia Giulia sin dal 2011. Anche la Val d’Aosta ha ottenuto lo stesso storico diritto. Grazie a Cappellacci invece la Sardegna, a quattro anni di distanza dalla legge sul federalismo fiscale , non ha concluso le intese necessarie né per acquisire maggiori poteri in materia di fisco né per altre questioni essenziali per lo sviluppo della nostra economia ossia: la perequazione e il deficit che scaturisce dall’insularità e dalla dotazione infrastrutturale previsti dalla stessa legge.

Secondo la Barracciu, è necessario “colmare questo grave ritardo” determinato dall’inerzia  di una giunta “più  impegnata a propagandare la demagogia della zona franca integrale e a promettere la luna anziché a portare a casa ciò che può dare una vera svolta alle politiche di sviluppo regionale”.

“Peraltro – è questa la conclusione –  il consiglio regionale si è già espresso recentemente e all’unanimità’ sulla urgenza di attribuire alla Sardegna ampi poteri in materia fiscale. Non bisogna assolutamente perdere l’occasione della legge di stabilità per il 2014. E’ urgente che i parlamentari sardi presentino in questa direzione gli emendamenti necessari. Non saranno recuperati gli anni persi ma almeno per il presente e per il futuro la Regione disporrebbe di una possibilità di manovra su tributi (non solo l’IRAP) che valgono circa 900 milioni di euro per anno da utilizzare subito come leva fiscale a vantaggio delle imprese artigiane e delle piccole medie imprese e sostenere concretamente l’uscita dalla crisi.”

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