Si riparte da zero, o meglio, dai 105 idonei alla carica di direttore generale dell’Asl unica, nota come azienda per la tutela della salute della Sardegna. Messa per ora da parte la nomina di Francesco Zavattaro, rientrano dalla porta principale gli altri 104 candidati: sarà la Giunta a verificare i criteri e scegliere, ma la decisione sarà condivisa con la maggioranza.
Questo l’esito del vertice della coalizione di centrosinistra che è servito anche per aprire la verifica politica: dalla settimana prossima saranno calendarizzati gli incontri per ragionare su quello che è stato fatto e su quello che deve essere ancora messo in campo per la fine della legislatura. E se per la nomina del supermanager i tempi saranno brevi, di certo inferiori ai 45 giorni di proroga concessi agli attuali commissari delle Asl, per la verifica ci vorrà qualche settimana in più.
In primo luogo occorre attendere che il Pd riunisca l’assemblea regionale – fissata per il 19 settembre – per sciogliere il nodo del successore di Renato Soru alla guida del partito nell’Isola. Poi dovranno iniziare gli incontri con i partiti, anche bilaterali, in vista di un rimpasto in Giunta.
Per Franciscu Sedda (PdS), uno dei primi a mettere in discussione il nome di Zavattaro, “i nomi sono in gioco e verranno valutati senza pregiudizi. E’ stata anche l’occasione per un dibattito di merito. Per buona parte della riunione – sottolinea – abbiamo chiesto una verifica politica programmatica e anche di assetti per dare uno scatto verso la soluzione dei problemi”. Secondo il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, “non c’è stato nessun passo indietro ma un passo in avanti: ora bisogna accelerare”.