Alluvione Sardegna, emendamento in Senato sblocca i fondi per 90 milioni

Presentato un emendamento al dl Zanda che ripristina il finanziamento di 90 mln per i prestiti agevolati alle aziende e ai cittadini colpiti dalle calamità naturali in Sardegna. È quanto si legge in una nota a firma dei senatori sardi di Pd, FI, M5S e Sel (Angioni, Cotti, Cucca, Floris, Lai, Manconi, Serra, Uras) che hanno chiesto la presentazione dell’emendamento alla relatrice del provvedimento Magda Zanoni.

Si tratta – si legge nella nota – della conferma di un impegno preso in aula al momento della decisione di promuovere il dl Zanda. Nell’emendamento, che deve ricevere il consenso di tutte le forze politiche per essere ammesso in commissione in sede deliberante, si propongono modifiche alle date di scadenza del pagamento dei tributi che passa dal 17 febbraio al 30 giugno, e della data di pagamento della prima rata del piano di ammortamento che passa dal 1 luglio 2014 al 1 gennaio 2015. “Naturalmente – sottolineano i parlamentari sardi – l’emendamento è omogeneo in ogni sua parte alle norme contenute nel dl e anche per questo, oltre alla necessità di garantire un aiuto concreto a una regione martoriata nei mesi scorsi da una disastrosa alluvione, non ha trovato opposizione alla sua presentazione da parte delle forze politiche presenti in Senato”

I fondi servono per dare credito a tasso zero ai cittadini e alle imprese colpite, prevedendo il pagamento della prima rata dei mutui non più dall’1 luglio 2014 ma dall’1 gennaio 2015 e facendo slittare, nel contempo, dal 17 febbraio al 30 giugno 2014 i pagamenti dei tributi.

I 90 milioni di euro, come anche la norma sullo slittamento dei pagamenti per i tributi, erano già stati previsti dal governo Letta nel decreto Salva Roma, poi ritirato dall’esecutivo Renzi per l’ostruzionismo di alcuni partiti dell’opposizione e riproposto sotto forma di disegno di legge.

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