Alcoa, Pili: “Operai degli appalti senza cassaintegrazione”. Replica di Contu (Pdl)

Mauro Pili, il deputato leader di Unidos candidato alla presidenza della Regione, lancia un nuovo allarme su Alcoa: “Per gli operai delle imprese appaltatrici non è stata ancora prorogata la cassaintegrazione, centinaia di posti di lavoro sono a rischio”.

A Montecitorio Pili ha presentato un’altra interpellanza urgente sullo stabilimento di Portovesme. “A fine anno – denuncia il parlamentare ex Pdl – scadranno gli ammortizzatori sociali e per la ripresa produttiva della fabbrica non risulta essere stato adottato alcun provvedimento. Il Governo ha emanato reiterati decreti per l’Ilva di Taranto, ma per l’Alcoa del Sulcis solo un silenzio inaccettabile, insostenibile e vergognoso”.

Pili propone che “il Governo intervenga immediatamente con un commissariamento straordinario partendo proprio dalla dichiarazione di interesse strategico nazionale. Per le Regioni insultari, a partire dalla Sardegna, va anche imposto l’onere del servizio pubblico energetico, in modo da obbligare i soggetti fornitori ad applicare alle imprese strategiche costi pari alla media europea. Si tratta di costi stabiliti da un’apposita valutazione dell’Autorità garante per l’energia, in basa alla quale si deve intervenire con un’adeguata compensazione laddove fosse necessario”.

LA REPLICA DELLA REGIONE. A stretto giro arriva una nota di Mariano Contu, l’assessore al Lavoro che, senza mai citare Pili, spiega i programmi della Giunta in merito alla cassaintegrazione. “Nella prossima riunione dell’Esecutivo fissata per lunedì 30 – si legge – verrà presentata la delibera sull’anticipazione e l’erogazione delle risorse per la mobilità in deroga: sono pronti 52 milioni di euro. Una volta approvato il provvedimento, per il completamento dell’iter burocratico si dovrà attendere la formalizzazione della convenzione tra l’Inps e la Regione”.

Dall’assessorato al lavoro precisano che “la delibera dà seguito all’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali lo scorso 19 dicembre. L’intesa prevede che il quantum da anticipare per ciascun lavoratore, a valere sulle risorse regionali, sia stabilito in misura non inferiore al 50% della somma spettante. L’auspicio – chiude l’assessore – è che queste risorse possano essere al più presto disponibili, considerata la portata della crisi, specialmente per quei lavoratori che nell’ultimo anno non hanno percepito alcun sostegno, nonostante i diritti maturati”.

Contu fa il punto sui fondi a disposizione. “I provvedimenti adottati e le somme stanziate finora rappresentano solo un’anticipazione delle risorse che il Governo nazionale deve ancora assegnare alle Regioni. Per il 2014 sono disponibili, come prima tranche, un miliardo e seicento milioni da ripartire tra tutte le Regioni“.

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