Accordo nel Pd, slitta l’elezione del segretario: si decide dopo le Comunali

Dall’assemblea regionale di venerdì 20 maggio a Tramatza il Partito democratico sardo non eleggerà il nuovo segretario. I tempi troppo stretti per le amministrative e le interlocuzioni ancora in corso tra le varie componenti del partito che vogliono arrivare a celebrare un nuovo congresso, anche se permangono le differenti ipotesi sui tempi, non ammettono fughe in avanti. Quindi soluzione condivisa e basta litigi, ma scelte ponderate e inclusive, per evitare che la segreteria possa diventare solo la sommatoria di componenti divise.

Il primo passo per garantire questo percorso è stato fatto oggi ad Oristano in una riunione alla quale hanno partecipato le delegazioni della maggioranza e delle minoranze congressuali che avevano eletto segretario Renato Soru. Venerdì in assemblea, dopo la presa d’atto delle dimissioni del patron di Tiscali, che ha lasciato l’incarico di guida del partito dopo la condanna per evasione fiscale, si aprirà il dibattito sulla gestione unitaria del Pd sardo sino al prossimo congresso, scongiurando di fatto l’arrivo del commissario da Roma.

Un’eventualità che tutti, a partire dalla presidente dell’Assemblea Giannarita Mele, avevano respinto all’indomani
del passo indietro di Soru. Successivamente, lunedì 23 maggio, nuova riunione “ristretta” per iniziare a parlare del dettaglio. “Abbiamo aperto un dialogo interno tra tutte le anime del partito per cercare di trovare una soluzione unitaria per la guida del Pd – dice il renziano Gavino Manca – c’è stata la massima disponibilità di tutti per mettere da parte i litigi e lavorare in questo senso”.

Così il senatore Ignazio Angioni che guida la minoranza dem: “Credo che venerdì daremo prova di essere un grande partito esprimendo delle posizioni condivise, i segretari li scegliamo in congresso e negli organismi dirigenti apriamo un percorso per individuare questa strada”. Secondo Giacomo Spissu, si è trattato della “prima occasione di
incontro per dirci che dobbiamo trovare soluzioni il più rapidamente e più unitariamente possibile. Siamo assolutamente convinti che non ci sia bisogno di un commissario, ma ci sono tempi tecnici e politici di preparazione del congresso che non può essere celebrato prima dell’estate”.

Il soriano Tore Sanna dice: “Il problema centrale è di andare ad una forma di legittimazione che solo un congresso può dare. In questo momento c’è bisogno di uno sforzo unitario per trovare al nostro interno un segretario che
assolva le sue funzioni accompagnato da una segreteria politica, sapendo bene che il congresso serio non lo si può fare dopodomani”.

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