I 5 stelle alle comunali di Quartu, vita e miracoli di una lista nata male

Se volevano stupire la città in qualche modo ci sono riusciti. Dopo l’infinito tira e molla, tra sospetti, accuse incrociate, reciproche scomuniche e dietrofront (leggi), i grillini quartesi hanno la loro lista elettorale. Certificata dal Blog di Grillo, il primo d’aprile. Un po’ per la data – in molti hanno subito pensato ad un pesce d’aprile – un po’ per le dinamiche interne a dir poco conflittuali, con attivisti divisi in almeno tre tronconi, sta di fatto che i contrasti invece di placarsi si sono riaccesi e nel web hanno ripreso a volare gli stracci, forse più di prima.

Il candidato sindaco

Dopo il passo indietro di Gianluca Tocco a spuntarla è stato Guido Sbandi. Nato a Napoli, 50anni, diplomato all’Istituto per Geometri “Nobel” di Napoli, esperto in cartografia e gestioni condominiali. A Quartu è praticamente impossibile trovare informazioni sul suo conto, i legami con la città sono ai più ignoti. Si conoscono, diversamente, i suoi trascorsi a Cagliari. Tra i principali animatori della campagna elettorale di Emanuela Corda nelle comunali 2011 (il M5s, ottenne poco più l’1,8%), nel 2013 venne candidato alle parlamentarie dei 5 stelle, ottenendo 15 preferenze in tutto. Iscritto al Meet up Quartu 5 Stelle ma poco presente nelle discussioni online, dopo la certificazione della lista ha ripreso ad intervenire nel Blog del Movimento, dove il suo ultimo intervento venne registrato nel febbraio 2012. Grazie al curriculum pubblicato nei giorni scorsi è possibile avere qualche notizia in più. Si scopre così una intensa attività lavorativa nella pubblica amministrazione (in Sicilia e Sardegna) per conto della società Criteria di Cagliari, di cui afferma essere stato socio e amministratore fino al 2012. Per molti anni ha fatto parte dell’Ufficio del Piano della Provincia di Cagliari (con presidente Balletto), occupandosi anche dell’assetto organizzativo dei litorali. Ha lavorato con molte società private: tra queste spicca la Italcementi di Bergamo. Alla voce Capacità e competenze organizzative si legge: “L’esperienza maturata in una struttura mista quale l’Ufficio del Piano della Provincia di Cagliari ha rafforzato l’attitudine a lavorare a stretto contatto ed a supporto della Pubblica Amministrazione. Le esperienze professionali maturate all’interno della Società Criteria s.r.l. hanno consentito inoltre di sviluppare l’attitudine al lavoro in gruppi multidisciplinari”. Curiosità: nelle oltre 14 pagine del curriculum, 5.653 parole, Quartu S.Elena appare una sola volta: è il domicilio personale. Vengono però sbandierate le competenze artistiche, con un “si diletta nel suonare la chitarra”.

La lista

L’improvvisazione, le contese per la scelta del candidato sindaco e per la lista alla fine sono esplose in un pasticcio che ha dell’incredibile. Così nel Blog del Movimento è apparsa una prima lista di 19 candidati, repentinamente modificata dopo la protesta di alcuni candidati che denunciavano di non avere mai sottoscritto l’accettazione di candidatura. Ecco spuntare dal cilindro, rapidamente, una seconda lista con 6 nuovi nominativi. Ciò non toglie che le due liste, evidentemente alternative tra loro, continuino inspiegabilmente ad apparire in rete, generando confusione. Dando per buona e definitiva la seconda, si registrano su questa un numero di candidati inferiori al massimo previsto dalla legge. Finora 14 su 22 i curriculum pubblicati, da cui un’età media che supera i 48anni. Ci si trova: la titolare di una ferramenta (lavorando coi clienti e fornitori sono riuscita a capire i vari problemi verificatisi con la vasta clientela); l’insegnante di scuola primaria (oltre al servizio come volontaria del soccorso in ambulanza mi sono occupata di diritto umanitario); l’impiegato nell’Agenzia delle entrate (suono la chitarra da autodidatta, amante del bricolage e proprietario di due gatti); l’esperto di hardware e software (predisposto al lavoro di squadra); il collaboratore di un negozio d’abbigliamento (persona solare, di sani principi, con sensibilità acuta); il giardiniere-badante-elettricista-imbianchino (serio umile, cresciuto in famiglia cristiana quartese ben vista da tutti); l’agente assicurativo (appassionato di musica e fotografia); il tassista (praticità e rispetto per le cose e persone); l’ex ispettore vendite Esso in pensione (il mio lavoro consisteva nel motivare gruppi di vendita); la barista (10 anni di arti marziali, ordine pubblico, vigilanza, pattugliamenti, auto munita); l’esperto di sicurezza dati (lavoro come dipendente remoto presso azienda americana con sede in Texas); l’avvocato civilista (competizioni di nuoto master, amatoriali di calcio, vela d’altura).

Il colpo di scena

Passano pochi giorni dalla pubblicazione della seconda lista e arriva la doccia fredda. Uno dei candidati, Priamo Melis, uno dei grillini più riconoscibili, equilibrati e impegnati in Sardegna, rivolgendosi al candidato sindaco Sbandi, interviene nel Blog di Grillo. E scrive: “Le dinamiche che hanno portato alla composizione di queste due liste mi sono sconosciute e non sono state ancora spiegate con sufficiente trasparenza. Ho percepito delle dinamiche legate a trattative o compromessi. Non mi sembra cambiamento a 5 stelle, ma stanchi rituali di una vecchia politica che mi rifiuto di condividere e avallare. Dal confronto interno non ho visto prevalere ed emergere nella massima chiarezza i principi fondanti del Movimento 5 stelle e pertanto ritiro la mia candidatura da una lista lista incompleta, con la seguente motivazione: non è stata condivisa il più possibile con altri iscritti e tantomeno legittimata da un voto democratico. Non è stata condivisa dal meetup che ho contribuito a fondare nel 2012 e vede la presenza di qualche candidato e suo sostenitore che mi ha diffamato (non pretestuosamente….) sul meetup senza provvedere ad alcuna rettifica. Io non ho mai indicato familiari nella lista come ha sostenuto un ex iscritto al meetup, poi ri-iscritto nei giorni scorsi. Per quanto riguarda la trasparenza morale di cui si parla, essa è verificabile sul meetup dove ho sempre indicato iscritti attivisti giovani e rappresentanti di lista alle scorse elezioni europee che non figurano nell’ultima stesura della lista”. La replica e difesa del candidato sindaco non si fa attendere, ma nessuno lo segue. Per lui pochissimi “like” mentre gli attivisti 5 stelle che solidarizzano con Melis e criticano Sbandi sono molti. La disputa è ancora in atto e non fa presagire nulla di buono.

Il Meet up Quartu 5 Stelle

L’accesa mischia tra diverse fazioni 5 stelle si è materializzata pure nella piattaforma internet dei grillini quartesi. Centinaia gli interventi polemici degli attivisti nel forum “Formazione Lista”, aperto per sbrogliare l’intricata matassa. Migliaia le visualizzazioni, molte le proposte di azzeramento del percorso per giungere ad una lista partecipata, scevra da opachi compromessi e possibili inciampi. E poche le aperture di credito, nessun passo indietro di chi, evidentemente, ritiene irrinunciabile la preziosa investitura. I candidati 5 stelle, quelli certificati, si ostinano a non rispondere agli interrogativi degli attivisti, i quali cercano di avere le massime garanzie sulla lista e sulla rappresentatività dei principi e valori 5 stelle. Si sprecano le critiche ai Coordinatori del Meet up: in carica fino ai primi del mese scorso non hanno convocato il Meet up – se non oggi, dopo molteplici insistenze – per provvedere al rinnovo degli organismi di gestione. Inesistenti i tentativi di placcare gli animi da parte della dirigenza, mentre non si conta più il numero di coloro che negli ultimi due mesi si sono strategicamente iscritti al Meet up, spesso con nomi di fantasia e forse per condizionarne i prossimi lavori.

Il Rousseau a 5 stelle

Nel giorno in cui il fondatore del M5s, Gianroberto Casaleggio, preannuncia al Fatto Quotidiano la nascita di “Rousseau”, il nuovo sistema operativo attraverso il quale si darà applicazione concreta alla decantata democrazia diretta e come strumento utile per evitare le tentazioni di “persone dall’incerta o ignota reputazione”, in molti a Quartu osservano sconsolati le vicende della lista 5 stelle. E magari cominciano a convincersi del pesce d’aprile. Perchè Rosseau l’aveva detto: “Tutto è buono quando esce dalle mani del Creatore, tutto degenera nelle mani dell’uomo”. Viene lecito chiedersi: fino alle comiche?

Francesco Corda

 

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