Roma, 14 ago. – (Adnkronos) – “Erano stati appena varati dei programmi, Mancini aveva allargato la sua influenza su tutte le nazionali, evidentemente c’erano dei piani. Che una settimana dopo vada tutto all’aria non può essere normale”. Così il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, in un’intervista al ‘Giornale’. “Le dimissioni via pec sono un gesto importante e delicato -prosegue il ministro-. Le scelte vanno rispettate, ma vanno contestualizzate, perché sennò tutto è relativo. Non è il mio ruolo dire perché Mancini non è più il ct dell’Italia. A un mese da importanti partite per le qualificazioni europee c’è da correre ai ripari, e in fretta. Non solo per la Nazionale, ma per tutto il movimento è importante qualificarsi ai prossimi Europei”. Il mio rapporto con Mancini è “ottimo e da lunga data, anche per questo mi dispiace il suo abbandono. Ma ripeto, le scelte delicate come queste si rispettano e non si discutono”.
Milano: Fassino, ‘solidarietà a Lautone, politica intervenga’
Roma, 14 dic. (Adnkronos) – “Solidarietà e vicinanza ad Alessia Lautone per la brutale aggressione che ha ricevuto.…