Un dipartimento ad hoc, all’interno dell’assessorato all’Agricoltura, in grado di supportare in modo efficace il settore pesca al quale l’Unione Europea riserva 18 milioni di euro. E’ la richiesta contenuta in una mozione presentata stamattina – primo firmatario il consigliere regionale di Sovranità democrazia e lavoro Gianfranco Congiu – e rivolta alla Regione che, spiegano i promotori, “deve essere pronta ad affrontare questa sfida rafforzando la sua struttura organizzativa e sostenendo adeguatamente un settore che ha grandissimi margini di crescita”.
Infatti, ha argomentato l’esponente del centrosinistra, “la Sardegna ha una vocazione geografica e culturale per la pesca, anche se incide marginalmente sul Pil regionale, lo 0.31% contro lo 0.24 della media nazionale, pur avendo una marineria composta da 1.350 imbarcazioni, un fatturato di circa 90 milioni annui e una occupazione di circa 10.000 unità, compreso l’indotto: ciò significa che il settore non è ben governato ma ha grandi potenzialità che dobbiamo essere capaci di cogliere”.
Congiu ha poi annunciato che chiederà “alla conferenza dei presidenti di commissione, in cui sarà definita la prossima programmazione bimestrale dei lavori, l’inserimento di una serie di provvedimenti che riguardano il ‘pacchetto mare'”. Secondo Pierfranco Zanchetta (Cps), “un settore ittico ben organizzato può essere un’opportunità nuova per i giovani per inserirsi in un mestiere antico con un futuro davanti”, mentre Raimondo Perra ha sottolineato che “continuiamo a importare grandi quantità di pesce”.
