“Che ci siano due ospedali in una città come Alghero, con una popolazione di 50mila persone e un distretto di 75mila abitanti, è un’anomalia da superare”. Così Fulvio Moirano, direttore generale dell’Ats, l’azienda unica della Sardegna, incontrando i sindaci del Distretto sanitario di Alghero, che comprende i Comuni di Banari, Bessude, Bonnannaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Ittiri, Mara, Monteleone Rocca Doria, Olmedo, Padria, Pozzomaggiore, Putifigari, Romana, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba, Uri e Villanova Monteleone. “Bisogna migliorare le strutture e fare qualche scelta su cosa fa l’ospedale marino e cosa fa l’ospedale civile”, dice il general manager.
Gli amministratori comunali hanno sollevato i problemi di Ittiri e Thiesi, ma Moirano frena. “Sono strutture di post-degenza e post-acuzie, non c’è nessuna problematicità – spiega – la riduzione delle attività nel periodo estivo è normale in tutta Italia, non c’è nulla di straordinario”. Sollecitato sul riconoscimento dell’ospedale di primo livello per Alghero-Ozieri, il super manager è tranciante. “Quello che si farà sulla rete ospedaliera regionale non compete a noi, potremo solo prendere atto – afferma – io ho ricordato anche di recente che bisognava decidere a tre mesi dall’emanazione del decreto nazionale, che risale al luglio 2015, direi che siamo in ritardo”. Per il resto, conclude Moirano, “quando il Consiglio regionale deciderà, noi applicheremo la legge”.