Rete metropolitana di Sassari, dalla Regione 70 milioni per 86 progetti

Pioggia di milioni e progetti per la Rete metropolitana del nord Sardegna. A settembre la Regione e gli otto Comuni che ne fanno parte chiuderanno la fase istruttoria per 86 progetti che la Giunta Pigliaru finanzierà con una convenzione attraverso cui saranno messi a disposizione del nordovest dell’isola 70 milioni di euro. Dei progetti già predisposti da Sassari, Alghero, Porto Torres, Castelsardo, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria hanno discusso nell’incontro di oggi a Sassari, nella sala consiliare di palazzo Ducale, i sindaci della Rete metropolitana, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori regionali Raffaele Paci, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Si va dall’ambiente alla cultura, dalla mobilità sostenibile e accessoria alla qualità della vita e alla competitività del sistema delle imprese. “Il processo di negoziazione è in una fase matura”, ha detto il sindaco Nicola Sanna. “La rete ha bisogno di un forte aiuto in termini di governance e di uno strappo alla regola per la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione, ma ha anche bisogno di risorse umane per funzionare in maniera efficiente”. “In settembre ultimeremo la definizione degli interventi e organizzeremo le riunioni interassessoriali con i rappresentanti del territorio per arrivare alla delibera finale di giunta e all’affidamento in convenzione”, ha annunciato Paci. “Vogliamo conoscere i contenuti dei progetti elaborati dal territorio, che sono la strada più adatta per lo sviluppo locale e per sbloccare le incompiute”, ha aggiunto Pigliaru. “I progetti sulla rete museale, sulla mobilità sostenibile e sull’innovazione digitale sono importanti e devono avere applicazione anche nelle attività tradizionali, come l’agricoltura”.

“Quando abbiamo portato a casa la legge sugli Enti locali abbiamo voluto con forza che la Rete Metropolitana del Nord Sardegna si chiamasse esattamente così – ha detto il presidente Pigliaru nel suo intervento – perché è la definizione che riassume perfettamente la visione che abbiamo di questo territorio. Città medie, ognuna forte di caratteristiche proprie, di una specializzazione importante che ne disegna ruolo e potenzialità: chi ha il porto, chi l’aeroporto e il turismo, chi un’archeologia importante e chi, come Sassari, l’Università e i servizi che sono propri di un centro più grande. Metterle insieme secondo un concetto di rete, moderno e sfidante, significa fare territorio – ha sottolineato – formare un totale che ha un valore molto maggiore della somma delle parti. E siccome parliamo di una parte di Sardegna che ha tante ricchezze, non è poi così difficile riempire di contenuti condivisi lo schema che abbiamo disegnato. Realizzando i progetti giusti allora possiamo davvero, per esempio, rendere realtà la rete museale del nord ovest, far camminare insieme agricoltura e tecnologie, decidere quali infrastrutture sono quelle cruciali per uno sviluppo comune. I tasselli li abbiamo messi in fila – ha concluso Pigliaru -, ora lavoriamo per collegarli”.

Il progetto ha come obiettivo una “rete metropolitana intelligente” che, pensandosi e organizzandosi come una grande città unitaria, punta a ridisegnare il nord-ovest della Sardegna mettendo a sistema le politiche, i progetti e le iniziative, favorendo innovazione sociale e sviluppo competitivo. Cultura e ambiente, ricerca e sviluppo, qualità della vita, mobilità sostenibile, competitività delle imprese e innovazione i pilastri su cui si fonda il progetto di sviluppo, articolato in 5 ambiti di interventi specifici e 11 azioni prioritarie. 70 i milioni disponibili, di cui almeno 10 devono essere destinati ai bandi per gli investimenti delle imprese e 4 alle zone umide, che si aggiungono ai 15 già stanziati con l’Iti (Investimenti territoriali integrati) per la riqualificazione urbana e sociale. “Questo è un bel progetto, per noi è quello che ha la maggiore rilevanza perché coinvolge quasi 230mila sardi ma anche perché arriva da un territorio a cui la legge 2 conferisce un preciso status giuridico, quello di rete metropolitana, che impone interventi specifici, progetti mirati e risorse equilibrate”, ha spiegato l’assessore Paci. “Oggi è stato presentato ai sindacati e alle imprese un progetto che valorizza le risorse del territorio, dalle ricchezze storiche a quelle ambientali, culturali e turistiche. Un progetto che vede otto amministrazioni lavorare in una sola direzione, per creare sviluppo economico. E che riserva una congrua parte di risorse per gli investimenti delle imprese locali: questo è assolutamente fondamentale, saranno individuati i settori di intervento che il territorio richiede e che sono funzionali alle traiettorie di sviluppo individuate. Stiamo facendo un grande lavoro”, ha concluso Paci. “Tutti insieme, Regione e amministrazioni locali, in un’ottica unitaria e condivisa che è il valore più importante di questa felice esperienza di programmazione territoriale”.

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