“Sul fronte del cambiamento climatico le collettività locali e regionali sono in prima linea, visto il loro ruolo nella lotta e nella gestione delle conseguenze portate dai mutamenti del clima. Come Comitato delle Regioni e Commissione Enve, siamo soddisfatti per l’intensa cooperazione con la Commissione europea sul cambiamento climatico, e io come presidente della Sardegna sono consapevole della vulnerabilità di certi territori rispetto a cambiamenti che sono già in atto e davanti a fenomeni meteorologici di fortissima intensità”. Così Francesco Pigliaru in occasione della Plenaria del Comitato delle Regioni, a Bruxelles, nel dibattito in aula con il commissario europeo per l’Azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Canete.
“Nelle scorse tre settimane e in corrispondenza di quanto accaduto in Costa Azzurra, la nostra Isola ha registrato livelli di allerta meteo mai così alti e ravvicinati – ha spiegato Pigliaru -. Ciò ci rende ancor più chiara la necessità di aumentare, tutti, la nostra consapevolezza. Servono strumenti d’azione, piani condivisi e un perfetto coordinamento dei diversi livelli istituzionali, soprattutto in territori in cui la vulnerabilità idrogeologica si accompagna alla distanza o alla difficoltà di connessione con le principali reti che regolano la vita del continente europeo”.
Alla Commissione il presidente ha chiesto “un impegno per il riconoscimento formale e politico di questo ruolo centrale dei livelli territoriali nella governance globale dell’azione contro il cambiamento climatico. Rispetto all’Unione energetica, poi, vi è la necessità di lavorare insieme per un quadro coerente che favorisca l’innovazione, la solidarietà tra territori e la transazione verso le energie rinnovabili. Serve un quadro normativo e finanziario chiaro per permettere la transizione energetica e nello stesso tempo garantire la sicurezza dei sistemi elettrici ed energetici e la certezza degli approvvigionamenti o di misure compensative”.