Dirigenti regionali con un semplice colloquio, Agus: “Inopportuno”

La Regione cerca sei dirigenti esterni da assumere per tre anni con contratto privatistico, in base ai titoli e a un colloquio, e scatena l’ira del presidente della prima commissione in consiglio regionale, Francesco Agus, eletto con Sel. “Da quasi due mesi la prima Commissione consiliare ha in corso un’istruttoria sul personale e attende dalla Giunta dati e informazioni che, in ultima sede, serviranno ai dipendenti della Regione, del Corpo forestale e delle Agenzie, per accedere a progressioni di carriera attese da anni”, si legge in una nota.

Il tema è stato affrontato nella seduta odierna della prima commissione. Dice Agus: “Queste inadempienze, anche nella trasmissione di atti interni in possesso della struttura, rendono impossibile il lavoro del Consiglio e non sono imputabili a mancanza di tempo. Un mese fa mi sono rivolto al presidente Pigliaru per sollecitare l’invio dei dati. Purtroppo, non ho ancora avuto risposta ed è persino superfluo ribadire che serve più collegialità tra Giunta e organi di consiglio, anche e in particolare in questi ultimi mesi di legislatura. Quella stessa collegialità che è stata discontinua in questi cinque anni”.

La tortuosa vicenda amministrativa evidenziata in Commissione risale ad agosto scorso, prosegue il presidente Agus, “quando la stessa direzione della assessorato, inadempiente nel trasmettere i dati al Consiglio, ha elaborato invece un bando per la selezione a tempo determinato di sei dirigenti esterni all’amministrazione regionale. Un concorso iperselettivo, che potrebbe persino apparire ritagliato a misura di poche persone. Un concorso che dunque, alla fine della legislatura, è quanto mai inopportuno. Tra l’altro, i profili individuati per la selezione dei sei dirigenti esterni non sembrano tutti indispensabili per soddisfare esigenze urgenti e fondamentali dell’Amministrazione regionale o per migliorare la performance della Regione: è talmente poco il tempo a disposizione per portare avanti gli indirizzi politici di questa Legislatura da rendere pressoché inutile l’apporto di questi professionisti. Non faranno a tempo a entrare a regime nell’amministrazione che già saluteranno un nuovo presidente della Regione e una nuova giunta”.

“Tutto ciò – conclude l’esponente di maggioranza – a poche settimane dalla probabile pubblicazione del bando del corso-concorso annunciata quest’estate dall’Assessore al Personale per l’assunzione di dirigenti a tempo indeterminato, da tempo attesa da migliaia di giovani, laureati e professionalizzati, che non potranno però partecipare a questa selezione estiva. Ho affermato e ribadito in questi anni che la via maestra di accesso alla pubblica amministrazione, anche quella regionale, e specialmente per i ruoli apicali, deve essere il concorso pubblico. Trasparente, approfondito e capace di richiamare quei bravi laureati sardi che altrimenti, non inspiegabilmente, scelgono a frotte di lasciare la Sardegna. Ci attendiamo dalla Giunta la trasmissione dei dati necessari al lavoro della commissione e dal presidente Pigliaru un intervento che blocchi il bando di selezione per pochi e che sblocchi il bando di selezione per tutti, meglio se sconosciuti”.

(foto da FB di Dietrich Steinmetz) 

 

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