Nel Sulcis la rivolta contro l’aumento delle tasse su assicurazioni auto

Monta la protesta contro gli aumenti delle imposte sulle assicurazioni e trascrizione dei veicoli, e Tosap, decise dall’amministratore straordinario della nuova provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna. I presidenti dell’Unione dei comuni del Sulcis Gianfranco Trullu e “Metalla e Mare” Fernando Pellegrini hanno sottoscritto una mozione, finalizzata alla richiesta di revoca del provvedimento, chiamando in causa anche l’assessore regionale agli Enti Locali Cristiano Erriu. Il documento, inviato alla Regione, è stato proposto dal Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione (Sna) e concordato nei giorni scorsi durante una infuocata assemblea pubblica a San Giovanni Suergiu.

Un provvedimento che, secondo Gianfranco Trullu, potrebbe anche essere inficiato da una sospetta illegittimità in quanto adottato il 31 ottobre, giorno in cui gli uffici dell’ente erano chiusi per il “ponte” di Ognissanti. Alla riunione erano presenti le amministrazioni comunali, le associazioni imprenditoriali, quelle dei consumatori e comuni cittadini. I presidenti parlano di “inammissibili e inspiegabili aumenti di tasse e tributi da parte dell’amministratore della provincia del Sud Sardegna che aggravano la situazione di un territorio già fortemente compromesso economicamente”. L’amministratore Sanna giustifica gli aumenti, nella delibera, con esigenze di “equilibri e pareggi di bilancio attraverso un intervento sulle tariffe e sulle aliquote tributarie”. Paolo Bullegas, segretario provinciale del sindacato delle assicurazioni, parla apertamente di “scippo ai poveri”: “Un buon amministratore non ha solo lo strumento dell’aggravio dell’imposizione fiscale per far quadrare i conti. Gli equilibri di bilancio si possono ottenere anche con una buona razionalizzazione dei costi. In questo modo si dimostrano le capacità amministrative. Il territorio del Sulcis Iglesiente non può sopportare ulteriori balzelli fiscali, aggiunge Bullegas, semplicemente perché la gente non ha più denaro neppure per vivere, con una percentuale altissima di disoccupati e una moria di imprese senza precedenti. Abbiamo stimato che questi aumenti fiscali porteranno via all’economia del Sulcis 1,2 milioni di euro, conclude Bullegas, risorse che non torneranno mai indietro”. Gli aumenti decisi dall’amministratore del nuovo ente periferico, pari al 30 percento per quanto riguarda l’imposta di trascrizione e RC auto, portano di fatto l’imposizione fiscale nella provincia Sud Sardegna ai livelli delle altre province sarde, quelle di Oristano, Nuoro e Sassari.

Carlo Martinelli

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