Volo per Dubai poco redditizio da Cagliari: gli scali sardi fanno rete e la tratta passa a Olbia

Cambio di programma per Flydubai, la compagnia low proprietà degli Emirati Arabi attraverso il Governo nazionale. La compagnia, fondata nel 2018 col nome di Dubai Aviation Corporation, ha deciso di collegare la propria capitale non più con Cagliari ma con Olbia. Così per la stagione 2023. Il vettore ha preso la decisione in accordo con Sogaer e Geasar, le due spa che gestiscono rispettivamente lo scalo del capoluogo e quello della Gallura dimostrando sul campo quanto la sinergia tra aeroporti renda l’Isola più competitiva. Perché diversamente l’Isola avrebbe perso il collegamento.

Sullo spostamento del volo, Sogaer e Geasar hanno firmato e diffuso una nota congiunta nella quale è scritto che la decisione è stata presa dopo “un andamento delle prenotazioni non in linea con le aspettative”. In buona sostanza, nel bacino del Sud Sardegna il nuovo collegamento non ha riscosso il gradimento dei potenziali passeggeri. Da lì la decisione di cambiare scalo per “non privare i passeggeri in partenza e in arrivo in Sardegna dell’opportunità di sfruttare l’ampio network di Flydubai”. L’alternativa sarebbe stata appunto la cancellazione definitiva.

Come noto, il turismo arabo, quello super lusso che però viaggia con propri aerei, in Costa Smeralda ha un solido quartier generale del turismo. Il tentativo di provare a sfruttare i gusti del Nord isolano per fare il business è un’opzione che la rete tra scali sardi ha reso possibile. Flydubai, peraltro, lavora in code sharing (voli operati da due vettori alleati) proprio con Emirates, la compagnia di bandiera dello Stato arabo che offre collegamenti con le mete mondiali più ambite e sta trattando un nuovo piano operativo proprio con Cagliari e Olbia. Il volo tra Dubai e la Sardegna sarà il primo intercontinentale che fa scalo nell’Isola. E solo per questo è già da record.

Spiegano ancora da Sogaer e Geasar: “Aver scongiurato il più che concreto rischio di perdere, a vantaggio di altri scali italiani o esteri, la prima rotta intercontinentale di linea e averlo fatto con uno sforzo congiunto dei due principali aeroporti sardi, dimostra in maniera evidente la necessità di coesione all’interno del sistema aeroportuale isolano. Il contesto attuale del trasporto aereo – si legge ancora – è connotato da importanti sfide legate alla situazione geopolitica globale e alla crescente ipercompetitività di scali e vettori. La Sardegna non può, dunque, rimanere vittima di particolarismi e disperdere energie e risorse in azioni individuali con limitate possibilità di successo”.

Il caso Flydubai è la prova che solo facendo rete si è più forti sotto il profilo commerciale. “Mettere a sistema le tre realtà aeroportuali sarde e dotarle di una strategia comune appare l’unica soluzione percorribile, l’unico modo per esaltare le caratteristiche specifiche di ogni scalo e del suo territorio in una logica di sistema finalizzata a garantire comunque un vantaggio per tutto il territorio regionale – è scritto ancora nella nota congiunta firmata dalle due società di gestione. Fronteggiare in maniera efficace la concorrenza di altri scali nazionali e internazionali è una sfida che i tre aeroporti sardi devono necessariamente affrontare uniti”.

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