Sono buone le notizie che arrivano per l’edilizia sarda dal periodico monitoraggio che Confartigianato Edilizia Sardegna effettua sul Super Ecobonus 110 per cento, sui dati forniti dell’Enea sulla distribuzione territoriale degli interventi. Infatti, in 45 giorni, tra la fine da metà maggio alla fine di giugno, l’analisi ha rilevato una crescita dell’81,2 per cento delle pratiche, passate da 451 a 817, e una impennata dell’ammontare ammesso a detrazione del 105,4 per cento, passato da 56 a 115 milioni di euro. Boom anche del valore degli interventi passati da una media di 126mila e arrivati a 141mila. A livello nazionale, in questi 45 giorni, sono cresciute sia le pratiche (+122 per cento, da 10.914 a 24.147), sia l’ammontare a detrazione (+160 per cento, da 1 miliardo 328 milioni a 3 miliardi 452 milioni). Centoquarantamila è, invece, la media di detrazione per intervento. In questi primi 11 mesi di vita della norma, crescono gli interventi nei condomini, passati dal 9,5 per cento all’11,18, mentre diminuiscono leggermente sia quelli nelle unità immobiliari indipendenti, passati dal 37,5 al 37,21, sia quelli negli edifici unifamiliari (come le ville), passati dal 52,8 per cento agli attuali 51,61.
“Quelli che arrivano da questa importante norma, per le imprese isolane delle costruzioni, sono segnali veramente positivi – commenta Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – il trend è robusto e fa ben sperare per i prossimi mesi. Anche in considerazione del fatto che oltre agli investimenti diretti, a corollario delle realtà edili e dei lavori che effettuano, c’è tutto un mondo di altre imprese che lavorano con il settore come, per esempio, quelle dell’autotrasporto, dei servizi vari o di smaltimento inerti”. Il comparto regionale sardo delle costruzioni, è rappresentato da 29mila realtà, di cui oltre 15mila artigiane. L’85,8 per cento di queste ultime, appartengono al comparto delle costruzioni, mentre il restante 14 a quello del manifatturiero come i produttori di prodotti in legno, terracotta, calcestruzzo, gesso, elementi in metallo e tagliatori di pietre. Il sistema, complessivamente, offre lavoro a 48 mila addetti.
